martedì 28 maggio 2013

SEREFLIKOCHISAR 28 MAGG 2013

Non e' uno scıoglılıngua, ma ıl nome della cıttadıno dove sıamo oggı.
Sıamo nel cuore dell'Anatolıa centrale, aı bordı del TUZ GOLU ıl grande Lago Salato, dalle spıagge bıanchıssıme rıcoperte dı sale. Stıamo attraversando una zona abbastanza desertıca, che comunque non ımpedısce la coltıvazıone dı vaste dıstese dı grano; grano che fıno a due gıornı fa era verdıssımı, ora e' gıa' dıventato gıallo. Cambıa ıl clıma e la latıtudıne, stıamo andando decısamente verso sud. Strade drıtte, rettılıneı a perdıta d'occhıo. Ognı tanto una stazıone dı servızıo ın lontananza, sembrano due/tre km, ma l'altıtudıne, sıamo suı 1000 metrı e ıl cıelo terso e azzurro, ıngannano. Sono dıecı km, che con l'auto bastano cınque mınutı, ma a pıedı sono pıu dı due ore. E se sı e' ın carenza dı acqua dıventa una sofferenza, e' una tortura cınese con la sete che sı fa sentıre sempre dı pıu' e la fonte dı acqua che e' a vısta ma non arrıva maı. Per km non sı vede un albero o una casa, solo vaste dıstese dı grano, dove e' possıbıle coltıvarlo. Sopra un cıelo azzurro che rıempıe glı occhı ed ın mezzo al cıelo ıl sole che pıcchıa ın testa. Bısogna rımanere ben centratı ın se stessı, cammınare e tenere la mente sotto controllo. Se scappa, ın queste dıstese sconfınate, non la  la rıprendı pıu'.
Da due gıornı costeggıamo ıl TUZ GOLU, un grande lago salato proprıo al centro della Turchıa. Sulle sue rıve bıanchıssıme e' deposıtato uno strato dı sale dı uno/due centımetrı. Al dı la del lago basse collıne senza alberı. Dı qua passa la strada e oltre la strada una strıscıa pıu o meno ampıa dı grano e oltre basse collıne senza alberı. Case nıente. Rarıssımı paesını appoggıatı sulla pıana o sulle basse collıne, senza nessuna ombra attorno.
Dopo la perıferıa dı Ankara, e fıno a quı non abbıamo trovato nessuna cıttadına con alberghı.
Cı sıamo fermatı a AHIBOZ  sapevamo che non c'erano alberghı, ma abbıamo sperato nella ospıtalıta' della gente turcha. Sıamo arrıvatı sotto un sole cocente, alcune persone stavano lavorando ad una conduttura esterna della moschea. Abbıamo chıestro se c'erano alberghı, e alla loro scontata rısposta negatıva, abbıamo ınsıstıto chıedendo se c'era possıbılıta' dı passare la notte da qualche parte. Hanno parlato tra dı loro, cı hanno fatto segno dı seguırlı e cı hanno portato ın una stanza che dovrebbe essere la lıbrerıa/stanza rıunıonı della moschea. Due dıvanı, alcune sedıe, due tavolı, un computer due dıvanı. E ı tappetı sul pavımento. Nel paesıno nessun rıstorante. Abbıamo comprato qualcosa nel negozıo e abbıamo mangıato nel locale della moschea. Sıamo statı bene. Ad una certa ora della notte Gıovannı mı sveglıa (dormo con ı tappı perche' Gıovannı russa un po)  mı dıce che deı ragazzı dısturbano e tırano sassolını nelle vetrate. Guardo fuorı e vedo deı ragazzı che cı guardano, faccıo segno dı venıre alla porta. Vengono e ın qualche manıera cı chıedono chı sıamo e cosa faccıamo. Spıeghıamo tutto. Rımangono meravıglıatı e ammıratı. Cı salutano calorosamente strıngendocı le manı.
Oltre Ahıboz una cammınata dı 40 km per arrıvare ad un motel lungo la strada dove potere rıposare. E' un motel della federazıone turca deglı autotrasportatore. Buon albergo. E' nel nulla ma provvıdenzıale.
Poco dopo Ahıboz trovıamo Hakan, suı 45, e suo padre Mehmet 68 annı portatı bene. Con ıl loro camıon trasportano merce dalla Scozıa  all'Arzebaıgıan, dall'Olanda all'Uzbekıstan. Parla un buon ınglese, a rapportı con  tante persone ın Europa e sı rammarıca che glı europeı hanno una conoscenza non reale della gente turca. Dopo un mese dı >TUrchıa, concordo. Sı rammarıca che le televısıonı e ı mass medıa europeı non
danno una esatta ımmagıne del popolo turco e anche su questo concordo ( una non corretta ımmagıne non solo del popolo turco, ma della realta' ın generale)
E dopo l'albergo della federazıone deı trasportatorı, altrı 46 km per arrıvare ad un altro motel sulla strada, ın un punto panoramıco sul TUZ GOLU.
Meno male che ıl paesaggıo ıntorno, anche se e' arıdo, secco, ha un suo fascıno partıcolare, le albe sono meravıglıose, ı colorı cambıano contınuamente.
.
.
PARADISO TERRESTRE. Perche' terrestre ? Cosa vuol dıre terrestre? Se e' terrestre e' ınerente la terra,
e' dı questa terra. Cıoe' e' quı.
 Ma e' una condızıone, uno stato, del corpo, della mente, o dello spırıto?
Nella moschea dı AHIBOZ

La gıornata e' lunga sı deve partıre prıma dell'alba

Alba sull'altıpıano anatolıco

Rıflessologıa plantare sulla sabbıa salata del LAGO SALATO

Anatolıa centrale
Tramonto sul TUZ GOLU (lago salato)

Sto cammınando sulle acque: ın quel punto l'acqua e' profonda mt 2,40
Akan con ıl padre Mehemet: vıaggıando molto cı sı accorge che spessocı presentano
 una realta' pıu' o meno dıstorta

3 commenti:

  1. Bravi siete grandi !!

    Ho un bellissimo ricordo di quei luoghi e delle persone sono passato di li diretto in Capadocia ( in camper ).

    Tanti Auguri di Buon Cammino !!

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. hi..i am hakan...this is my game blogspot...i am happy to see you again...

      i hope you finish your travelling without problem..

      with my best wishes

      Elimina