lunedì 17 novembre 2014

GIURGIU (Romania) 30 Ott 2014

Dopo la giornata di sosta forzata a Craiova, per la pioggia, siamo ripartiti. Mentre eravamo fermi per un problema alla catena di Stefano, ci hanno raggiunto tre ragazzi francesi, di Parigi, Paul, Brice e Quentin. Sono partiti in bici da Berlino circa due mesi fa, passeranno per Istanbul, per raggiungere Teheran (Iran) verso feb / marzo del prossimo anno, passando per Georgia e Armenia. All'entrata di Caracal abbiamo approfittato di un lavaggio auto per lavare le bici e togliere i chili di fango che avevano adosso. Dopo Caracal, all'altezza di Rasiore, abbiamo la prima e unica foratura di tutto il viaggio. Matteo ha preso un pezzo di vetro nella ruota posteriore. In circa una mezz'oretta si sistema tutto. Fa freddo, molto freddo. E infatti a Peretu troviamo la neve per terra e sui tetti delle case: qui due giorni fa, mentre eravamo fermi a Craiova per la pioggia, è nevicato. La gente è vestita con maglioni e giacche pesanti, passamontagna di lana. Peretu è il paese dei cavoli: campi e campi di questa coltivazione. E in paese, lungo la strada, davanti alle case, le donne vendono cavoli agli automobilisti di passaggio. Stanno sedute al freddo, avvolte in strati di vestiti, per guadagnare qualche soldo. Poco prima di Alexandria c'è Buzescu,un paese unico, fantastico. Le case nei paesi della campagna rumena sono basse, solo col pian terreno. Improvvisamente, in mezzo alla campagna, si entra in un paese che non si capisce se sia il set di un film, un luogo fatato, o un miraggio. Palazzi da favola, altissimi, immensi, con facciate di marmo, colonne, decorazioni. Ostentazione di ricchezza. E' una gara ha chi ha il palazzo più grande, più bello, più decorato, più lussuoso. Si rimane meravigliati nel vedere tanta ricchezza in mezzo ad una campagna molto povera. La via principale lungo la quale ci sono questi palazzi da favola sarà lunga 600/700 metri: prima la campagna desolata, alla fine della via c'è una chiesa e oltre altra campagna desolata. Buzescu è un paese abitato da Rom, popolo nomade. Hanno incominciato a costruire questi palazzi dopo la caduta del comunismo, investendo soldi che avevavo tenuti nascosti durante il comunismo e soldi che guadagnano non si sa bene in che maniera. Ogni palazzo ci abita una sola famiglia, che occupa solo alcune stanze: le altre sono vuote, non servono a niente, solo ad aumentare la cubatura del palazzo. Molti palazzi sono vuoti: si dice che i proprietari siano all'estero a lavorare..... Da Alexandria a Giurgiu abbiamo imboccato una strada che pensavamo asfaltata. Scopriamo invece che è sterrata, e piena di buche, pozzanghere,fango. Pozzanghere che occupano tutta la strada, che non permettono il passaggio, dobbiamo trasportare le bici a mano sul lato della strada. Facciamo una decina di chilometri cosi. Non riusciamo ad andare avanti. Troviamo degli operai e chiediamo quanto c'è ancora di questa strada: altri 20 km. Arriva un furgone e chiediamo all'autista se può trasportarci fuori da questa strada impossibile da percorrere. Ci accordiamo per 50 Lei (12 euro) per portarci fino ad una strada asfaltata che corre parallela a questa. E' un furgone chiuso adibito al trasporto di maiali, il pianale è pieno di escrementi. Carichiamo le bici, cercando di evitare gli escrementi più consistenti. Poi Elio e Matteo si sistemano vicino alle bici per tenerle ferme ed io e Stefano seduti vicino all'autista, Florin, un simpatico ragazzo. Per arrivare alla strada asfaltata c'è una strada che sembra un fiume: completamente invasa dall'acqua. Non saremmo mai riusciti a passare con le bici. A Giurgiu assistiamo ad una festa lungo una strada laterale: musica altissima, gente vestita bene a festa, donne con vestiti scollati anche se fa molto freddo. Tutti ballano: guardiamo incuriositi ed un signore mi si avvicina dicendomi : Gipsy, Gipsy. E' una festa di matrimonio Rom.

DOPO CRAIOVA, VERSO CARACAL: INCONTROCON TRE RAGAZZI CICLISTI FRANCESI, PAUL, BRICE, QUENTIN. SONO PARTITI DA BERLINO, CIRCA DUE MESI FA, STANNO ANDANDO VERSO ISTANBUL. LA LORO META FINALE E' TEHERAN (IRAN) DOVE PENSANO DI ARRIVARE VERSO FEBBRAIO-MARZO

PASTORE COL SUO GREGGE, DOPO CRAIOVA

RASIORE (DOPO ALEXANDRIA) PRIMA E UNICA FORATURA DI TUTTO IL VIAGGIO

PERETU: INCONTRIAMO LA NEVE. DUE GIORNI FA QUI E' NEVICATO

PERETU: VENDITRICI DI CAVOLO LUNGO LA STRADA

BUZESCU: PALAZZI DA MILLE E UNA NOTTE DEGLI ABITANTI ROM

BUZESCU (PAESE ROM): IMPRESSIONANTI CASE DA FAVOLA IN MEZZO AL NULLA

GIURGIU: IMPOSSIBILE PASSARE

GIURGIU: PER NON RIMANERE IMPANTANATI NELLA STRADA DISSESTATA, PIENA DI FANGO, POZZANGHERE E ACQUA, CHIEDIAMO AIUTO AD UN FURGONE ADIBITO AL TRASPORTO DI MAIALI 

GIURGIU : GRUPPO FOLKLORISTICO





1 commento:

  1. Ciao Elio sono il "ragazzo" che scendeva con la moglie in MTB verso la Malga Nemes in Val Pusteria, come promesso ho visitato il vostro blog.
    ....che invidia!!!
    Gran bel giro complimentissimi!!!
    Alla prossima
    Stefano

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