mercoledì 27 febbraio 2013

La vigilia

Domani mattina parto. Ho già preparato lo zaino, cercando di portarmi dietro il meno possibile, per avere meno peso possibile, e sono riuscito a rimanere sugli otto chili e mezzo. Lo zaino di per se pesa sui due chili, il sacco a pelo quasi nove etti, la macchina fotografica con il carica batterie circa un chilo: ma come si fa a non portare via la macchina fotografica?
E' da diversi giorni che mi sento abbastanza ansioso, inquieto, preoccupato; se per caso mi sveglio durante la notte mi assalgono i pensieri di tutte le difficoltà che potrei incontrare, la preoccupazione per i piccoli e grandi problemi che dovremmo affrontare, per le condizioni meteorologiche avverse che potremmo trovare. Mi preoccupa passare gli Appennini, potrei trovare freddo: le previsioni mi confortano dicendo che dovrebbe essere bel tempo, ma ancora c'è freddo, la primavera non è ancora arrivata.
So bene che tutte queste preoccupazioni ed ansie se ne andranno nel momento stesso che incomincerò a camminare, però adesso ci devo convivere.
La mente umana è strana: quando sboccia una bella idea  (che sboccia nel cuore, non nella mente), si rimane affascinati dalla bellezza ed anche dalla temerarietà di questa idea. Poi subentra la mente, facendoci vedere, a torto o a ragione, tutti i problemi e le difficoltà, facendoci venire tutte le paure possibili ed immaginarie.
E la mia mente non è diversa dalle altre; anzi, ho quasi idea che sia peggiore: mi sento irrequieto, teso, non riesco a rilassarmi.

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