giovedì 20 novembre 2014

BUCAREST (ROMANIA) 13 NOVEMBRE 2014

Il nostro bellissimo viaggio in bici è terminato. Dopo Izmail abbiamo lasciato l' Ucraina, passando per Bolhrad e siamo entrati in Ucraina.
Alla dogana in uscita dall'Ucraina mi hanno chiesto se con me avevo delle medicine, la ragazza che era addetta al controllo le ha volute vedere e ha voluto sapere a cosa servivano. Ho cercato di spiegarglielo, in inglese, che lei capiva, quando sono arrivato a quelle contro la dissenteria non sapevo come dirglielo e allora ho mimmato una persona sul water. Si è messa a ridere.
In Moldavia ci siamo fermati a Vulcanesti. L'albergo è all'inizio del paese, ci sembrava un po fuori dal centro e abbiamo chiesto ad un signore davanti al bar se in centro c'erano altri alberghi. Capito che eravamo italiano ci ha detto: un minuto. E dopo poco è uscita una signora, Natalia, che parlava perfettamente italiano. Ha lavorato per molti anni in Italia, ora gestisce il bar, un bel bar, dove poi abbiamo anche mangiato. (L'albergo è l'unico del paese, ed è in centro, perchè il paese è molto piccolo).
Dopo Vulcanesti siamo rientrati in Romania per la dogana di Giurgiulesti e abbiamo terminato il nostro viaggio in bicicletta a Galati.
Avevamo ancora tre giorni di tempo, abbiamo lasciato le bici e i bagagli in deposito nell'albergo di Galati, e ne abbiamo approfittato per andare a visitare Bucarest. Centro storico interessante, molti ristoranti e bar.
 A Bucarest c'è il secondo palazzo amministrativo più grande del mondo: è il palazzo del parlamento, chiamato anche palazzo del popolo. La costruzione è iniziata negli anni ottanta, sotto il regime comunista, per ragruppare in un unico edificio parlamento, ministeri, governo ecc. Ed anche per esaltare la grandezza del regime. Per costruirlo sono stati impiegati esclusivamente materiali rumeni. Sono state impiantate appositamente fabbriche per la lavorazione della seta. Ci fu una tale richiesta di marmi, che non se ne trovava più per le lapidi dei cimiteri. (Il palazzo amministrativo più grande del mondo è il Pentagono).
Per il ritorno in Italia abbiamo utilizzato uno dei tanti pullman che fanno la spola dalla Romania in Italia, per il trasporto di badanti e lavoratori.
Siamo partiti da Galati e dopo trenta ore di viaggio mi hanno scaricato all'autogrill vicino a Ferrara Nord. Qualche dato relativo a questo viaggio. Sono stato via sessantatre giorni, e abbiamo percorso km 4.030. Siamo stati fermi quattro giorni: due per visitare Vienna e Budapest, due in Romania per brutto tempo. Comprendendo l'Italia, abbiamo attraversato in bici dodici stati: Italia, Austria, Svizzera, Germania, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Romania, Bulgaria, Moldavia e Ucraina.



IZMAIL (UCRAINA)
KRYNYCNE (UCRAINA)
BOLHRAD (UCRAINA)
BOLHRAD (UCRAINA)
VULCANESTI (MOLDAVIA)
VULCANESTI (MOLDAVIA
NELLA NEBBIA DI SLOBOZIA MARE (MOLDAVIA)
SLOBOZIA MARE (MOLDAVIA)
BUCAREST (ROMANIA)
BUCAREST (ROMANIA) : IL PALAZZO DEL PARLAMENTO
BUCAREST : IL MONUMENTO A RICORDO DELLE VITTIME DEL 1989

mercoledì 19 novembre 2014

IZMAIL (UCRAINA) 8 NOVEMBRE 2014

A Constanta il gruppo si è separato: Stefano e Matteo sono tornati a casa per problemi di studio e lavoro. Elio ed io abbiamo proseguito.
Abbiamo visto che le previsioni davano una settimana di bel tempo, con temperature in aumento e abbiamo deciso di continuare per arrivare alle foci, a Sulina, e se possibile andare in Ucraina e Moldavia. Questo per visitare tutti e dieci gli stati bagnati dal Danubio.
Sono partito da Constanta con un grosso raffreddore e un po di mal di testa, sperando che non peggiorasse costringendomi a interrompere il viaggio.
Da Constanta a Tulcea, caso unico in questo viaggio, abbiamo avuto il vento a favore !!! E vento forte. In questa zona della Romania ci sono centinaia di pale eoliche, segno di vento intenso e costante. Campagna ordinata, enormi distese di grano appena spuntato, senza alberi, cielo azzurro, spazzato dal vento. Dolci saliscendi.
Tulcea è la porta del delta del Danubio. Da cui si parte per visitare l'estesissimo delta. Un po prima di Tulcea il fiume si divide in tre rami principali: quello più a nord fa da confine con la Moldavia e con l'Ucraina. Quello centrale per convenzione viene considerato il ramo principale, alla fine del quale c'è la cittadina di Sulina.
Per arrivare a Sulina non ci sono strade, ci si può arrivare solo in nave. A Tulcea abbiamo preso una nave veloce e in circa due ore abbiamo percorso i quasi sessanta km che separano Tulcea da Sulina.
E' un posto turistico, ma in questa stagione non c'è nessuno, quasi tutte le pensioni e alberghi sono chiusi.
Qui c'è il famoso cartello che indica il KM ZERO, cioe' dove finisce (o inizia) il Danubio. E' stata un po una delusione: si trova al di la del fiume, è un piccolo cartello stradale, con sopra scritto 0 senza nessuna altra indicazione. Se non si sapesse con precisione che il cartello cercato è quello, passerebbe completamente inosservato. Fra l'altro, a causa dell'apporto di sedimenti, il fiume si allungato e il mare è distante alcuni km. Siamo andati fino alla spiaggia e qui finalmente abbiamo realizzato di essere arrivati alle foci.
Il giorno dopo abbiamo ripreso la strada per l'Ucraina: abbiamo dovuto allungare il percorso perchè il posto di frontiera dove pensavamo di passare, è chiuso.
Abbiamo dovuto passare per Galati, Giurgiulesti (Moldavia) e entrare in Ucraina per la dogana di Reni,piccolo paesino, dove abbiamo dormito la prima notte.
Molte difficolta a farci capire, nessuno conosce l'inglese, men che meno l'italiano. Avremmo voluto mangiare dei petti di pollo, abbiamo cercato di spiegarci, sembrava che la signora avesse capito perfettamente: ci ha portato due uova al tegamino !!! Sono andate benissimo anche quelle.
Izmail invece è una città abbastanza grossa: tutto è scritto in cirillico. Però abbiamo trovato qualcuno che parla inglese. Siamo entrati per mangiare qualcosa alla PIZZERIA CELENTANO: tutto era scritto in cirillico, non si capiva niente. Siamo rimasti un po disorientati. Mentre pensavamo a cosa fare si è avvicinata una ragazza e in perfetto inglese ci ha chiesto se avevamo bisogno di aiuto. Certo ! La ragazza, Svetlana, ci ha spiegato tutto e ci ha aiutato a scegliere cosa mangiare. Grazie.
Abbiamo visitato il grande mercato, in parte coperto, in parte all'aperto. Bancarelle dei vestiti ben fornite, ma in genere, di capi poveri e di scarsa qualità.
SIAMO RIMASTI IN DUE : ELIO ED IO.      STEFANO E MATTEO SONO DOVUTI RITORNARE A CASA PER PROBLEMI DI LAVORO E DI STUDIO.
SULINA : IL CARTELLO DEL KILOMETRO ZERO. SUL DANUBIO I KILOMETRI VENGONO INDICATI PARTENDO DALLA FOCE. IL CARTELLO INDICA CHE  QUI INIZIA IL FIUME. IN REALTA'  L'INCONTRO CON IL MARE DISTA QUALCHE KILOMETRO: CON IL PASSARE DEGLI ANNI I SEDIMENTI TRASPORTATI DALLE ACQUE HANNO ALLUNGATO IL FIUME DI ALCUNI  KILOMETRI

DELTA DEL DANUBIO
SULINA  :    SULLA SPIAGGIA DEL MAR NERO, DOVE IL DANUBIO SFOCIA.




SULINA : DELTA DEL DANUBIO. STERMINATE DISTESE DI CANNE

BENVENUTI IN UCRAINA !!!!!!!!

NEBBIA IN UCRAINA

IZMAIL (UCRAINA) DELTA DEL DANUBIO

IZMAIL (UCRAINA) : INCONTRO CON TONY, CICLISTA DI IZMAIL, CON BICI DA CORSA ITALIANA

IZMAIL (UCRAINA)

martedì 18 novembre 2014

CONSTANTA, MAR NERO (ROMANIA) 3 NOV 2014

ARRIVATI. Siamo arrivati sul Mar Nero. Dalla Foresta Nera al Mar Nero. Stamattina quando siamo partiti, i parabrezza delle auto erano ghiacciati; una delle giornate più fredde che abbiamo incontrato. Il primo tratto di strada, tra Fetesti e Cernavoda, è solo autostrada, sono 20 km in cui non c'è strada normale. Come fare? Chiediamo ad un poliziotto: nessun problema, basta stare sulla corsia di emergenza!! Ci sembra strano ma andiamo. Passiamo il casello del pedaggio un po guardinghi, nessuno ci dice niente e siamo in autostrada. Effettivamente ci sono anche altre biciclette e pedoni. Si può andare in bici, non so se su tutte le autostrade rumene, o solo qui perchè non c'è una alternativa di strada normale. A Cernavoda abbandoniamo l'autostrada e prendiamo la normale: più interessante. L'autostrada è troppo monotona, non ci sono paesi, non ci sono case. Arriviamo a Constanta: arrivare al Mar Nero è sempre stato il nostro obbiettivo primario. Facciamo qualche foto ricordo davanti al cartello di CONSTANTA e poi attraversiamo tutta la città per arrivare al mare. E' una bella giornata di sole, la temperatura si è alzata, siamo sui dieci gradi, il mare è calmo. Scendiamo fino alla spiaggia. Siamo arrivati, e come tutte per le cose più belle, ognuno si gode il raggiungimento della meta dentro di se, nel suo intimo. E' una emozione personale. E anche la costatazione che l'emozione è stata il viaggio e non la meta. Siamo anche stanchi, sono quasi due mesi che pedaliamo. Ogni giorno, ogni momento è stato un incamerare stimoli nuovi, sensazioni diverse. Però c'è la grande soddisfazione di essere arrivati, di essere riusciti a farcela. Le giornate in Romania e Bulgaria sono state durissime, per la pioggia e per il freddo. E' stato il momento più difficile di tutto il viaggio, il freddo e la pioggia ci hanno sfiancati. Abbiamo stretto i denti e siamo arrivati.
TRAGHETTO TRA SILISTRA (BULGARIA) E CALARASI (ROMANIA)

PESCATORE A SILISTRA (BULGARIA)

MERCATINO IMPROVVISATO VICINO A FETESTI

FATTORIA AGRICOLA TRA FETESTI E CONSTANTA (ROMANIA). IL PROPRIETARIO CI GUARDA DALLA PORTA DI CASA. POI SI AVVICINA ALLA STRADA PER CONTROLLARE CHI SIAMO E COSA VOGLIAMO. DA LONTANO VEDE CHE SIAMO IN BICICLETTA E ALLO RA CI FA UN CENNO COME PER DIRE:  OK, TUTTO BENE, SIETE GENTE CHE FATICATE COME ME, PER CUI POTETE FARE TUTTE LE FOTO CHE VOLETE.

FETESTI (ROMANIA) : RIPOSO DOMENICALE.

CONSTANTA :  LA META

FINALMENTE !!!!! :  IL MAR NERO  ! (MAREA NEAGRA)

SIAMO ARRIVATI !!!!!!!

ELIO GHIGO
STEFANO CESCHEL

MATTEO SFRISI

LUIGI VISENTIN

SILISTRA (BULGARIA) 1 NOV 2014

Si parte da Giurgiu in Romania per attraversare il Danubio e passare in Bulgaria, sotto un cielo grigio, pieno di nuvole che non promette niente di buono. Pero le previsioni sono buone. Attraversiamo il fiume su uno dei due unici ponti che collegano Romania e Bulgaria. Negli altri punti di transito si puo passare usando dei traghetti. Il ponte è interminabile, qui il Danubio è larghissimo. A metà del ponte una scritta cubitale ci indica di essere in Bulgaria. Alla dogana bulgara un rapido controllo dei documenti. Il doganiere mi guarda: HOW ARE YOU, LUIGI ? Bene Grazie. E quando ce ne andiamo: Have a nice trip !! Campagna piatta fino a Tutrakan, campi di grano appena germogliato, uno sterminato campo di girasoli secchi. Verso Tutrakan il paesaggio cambia: la strada comincia a salire lentamente e costantemente, basse collinette, rialzi del terreno, e questo ci accompagna fino a Silistra. Incontriamo piccoli paesi agricoli: in uno ci fermiamo curiosi a fotografare una piccola fattoria. Una signora dall'altra parte della strada ci guarda divertita e ci addita ad un ragazzo che sta passando: cosa ci sarà mai di tanto interessante da fotografare? Per uno straniero curioso tutte le cose diverse sono interessantissime.
L'INTERMINABILE PONTE CHE ATTRAVERSA IL DANUBIO TRA LE CITTA' DI GIURGIU IN ROMANIA E RUSE IN BULGARIA

COMPLIMENTI !!! SIAMO ARRIVATI ANCHE IN BULGARIA !!!!

TUTRAKAN (BULGARIA) (TURTUCAIA IN RUMENO)

IL DANUBIO A TUTRAKAN (BULGARIA)

SEGNALI STRADALI A TUTRAKAN

SPIGOLATRICE DI PANNOCCHIE VICINO A SILISTRA (BULGARIA)

PASTORE BULGARO. NOTARE IL BASTONE CHE PENZOLA DAL COLLO DEL CANE. (NE HA UNO UGUALE IN MANO IL PASTORE) CI HA SPIEGATO CHE SERVE PER LA CACCIA. MA LA FUNZIONE NON SONO RIUSCITO A CAPIRLA

FATTORIA BULGARA

TABACCO BULGARO. LE MULTINAZIONALI DEL TABACCO DA QUALCHE ANNO HANNO ABBANDONATO LE COLTIVAZIONI ITALIANI, PIU' COSTOSE, PER QUELLE BULGARE

PRANZO IMPROVVISATO

SILISTRA (BULGARIA). MOSCHEA

SIMPATICA NONNINA DI SILISTRA (BULGARIA). IN MANO TIENE LE SCARPINE CHE HA FATTO A MANO CON TANTO AMORE PER LE MIE MERAVIGLIOSE NIPOTINE ARIANNA E LUDOVICA



lunedì 17 novembre 2014

GIURGIU (Romania) 30 Ott 2014

Dopo la giornata di sosta forzata a Craiova, per la pioggia, siamo ripartiti. Mentre eravamo fermi per un problema alla catena di Stefano, ci hanno raggiunto tre ragazzi francesi, di Parigi, Paul, Brice e Quentin. Sono partiti in bici da Berlino circa due mesi fa, passeranno per Istanbul, per raggiungere Teheran (Iran) verso feb / marzo del prossimo anno, passando per Georgia e Armenia. All'entrata di Caracal abbiamo approfittato di un lavaggio auto per lavare le bici e togliere i chili di fango che avevano adosso. Dopo Caracal, all'altezza di Rasiore, abbiamo la prima e unica foratura di tutto il viaggio. Matteo ha preso un pezzo di vetro nella ruota posteriore. In circa una mezz'oretta si sistema tutto. Fa freddo, molto freddo. E infatti a Peretu troviamo la neve per terra e sui tetti delle case: qui due giorni fa, mentre eravamo fermi a Craiova per la pioggia, è nevicato. La gente è vestita con maglioni e giacche pesanti, passamontagna di lana. Peretu è il paese dei cavoli: campi e campi di questa coltivazione. E in paese, lungo la strada, davanti alle case, le donne vendono cavoli agli automobilisti di passaggio. Stanno sedute al freddo, avvolte in strati di vestiti, per guadagnare qualche soldo. Poco prima di Alexandria c'è Buzescu,un paese unico, fantastico. Le case nei paesi della campagna rumena sono basse, solo col pian terreno. Improvvisamente, in mezzo alla campagna, si entra in un paese che non si capisce se sia il set di un film, un luogo fatato, o un miraggio. Palazzi da favola, altissimi, immensi, con facciate di marmo, colonne, decorazioni. Ostentazione di ricchezza. E' una gara ha chi ha il palazzo più grande, più bello, più decorato, più lussuoso. Si rimane meravigliati nel vedere tanta ricchezza in mezzo ad una campagna molto povera. La via principale lungo la quale ci sono questi palazzi da favola sarà lunga 600/700 metri: prima la campagna desolata, alla fine della via c'è una chiesa e oltre altra campagna desolata. Buzescu è un paese abitato da Rom, popolo nomade. Hanno incominciato a costruire questi palazzi dopo la caduta del comunismo, investendo soldi che avevavo tenuti nascosti durante il comunismo e soldi che guadagnano non si sa bene in che maniera. Ogni palazzo ci abita una sola famiglia, che occupa solo alcune stanze: le altre sono vuote, non servono a niente, solo ad aumentare la cubatura del palazzo. Molti palazzi sono vuoti: si dice che i proprietari siano all'estero a lavorare..... Da Alexandria a Giurgiu abbiamo imboccato una strada che pensavamo asfaltata. Scopriamo invece che è sterrata, e piena di buche, pozzanghere,fango. Pozzanghere che occupano tutta la strada, che non permettono il passaggio, dobbiamo trasportare le bici a mano sul lato della strada. Facciamo una decina di chilometri cosi. Non riusciamo ad andare avanti. Troviamo degli operai e chiediamo quanto c'è ancora di questa strada: altri 20 km. Arriva un furgone e chiediamo all'autista se può trasportarci fuori da questa strada impossibile da percorrere. Ci accordiamo per 50 Lei (12 euro) per portarci fino ad una strada asfaltata che corre parallela a questa. E' un furgone chiuso adibito al trasporto di maiali, il pianale è pieno di escrementi. Carichiamo le bici, cercando di evitare gli escrementi più consistenti. Poi Elio e Matteo si sistemano vicino alle bici per tenerle ferme ed io e Stefano seduti vicino all'autista, Florin, un simpatico ragazzo. Per arrivare alla strada asfaltata c'è una strada che sembra un fiume: completamente invasa dall'acqua. Non saremmo mai riusciti a passare con le bici. A Giurgiu assistiamo ad una festa lungo una strada laterale: musica altissima, gente vestita bene a festa, donne con vestiti scollati anche se fa molto freddo. Tutti ballano: guardiamo incuriositi ed un signore mi si avvicina dicendomi : Gipsy, Gipsy. E' una festa di matrimonio Rom.

DOPO CRAIOVA, VERSO CARACAL: INCONTROCON TRE RAGAZZI CICLISTI FRANCESI, PAUL, BRICE, QUENTIN. SONO PARTITI DA BERLINO, CIRCA DUE MESI FA, STANNO ANDANDO VERSO ISTANBUL. LA LORO META FINALE E' TEHERAN (IRAN) DOVE PENSANO DI ARRIVARE VERSO FEBBRAIO-MARZO

PASTORE COL SUO GREGGE, DOPO CRAIOVA

RASIORE (DOPO ALEXANDRIA) PRIMA E UNICA FORATURA DI TUTTO IL VIAGGIO

PERETU: INCONTRIAMO LA NEVE. DUE GIORNI FA QUI E' NEVICATO

PERETU: VENDITRICI DI CAVOLO LUNGO LA STRADA

BUZESCU: PALAZZI DA MILLE E UNA NOTTE DEGLI ABITANTI ROM

BUZESCU (PAESE ROM): IMPRESSIONANTI CASE DA FAVOLA IN MEZZO AL NULLA

GIURGIU: IMPOSSIBILE PASSARE

GIURGIU: PER NON RIMANERE IMPANTANATI NELLA STRADA DISSESTATA, PIENA DI FANGO, POZZANGHERE E ACQUA, CHIEDIAMO AIUTO AD UN FURGONE ADIBITO AL TRASPORTO DI MAIALI 

GIURGIU : GRUPPO FOLKLORISTICO