martedì 26 agosto 2014

DELHI 
VENERDI 13 GIUGNO 2014

IL VIAGGIO SI CONCLUDE

" Che c'è da guadagnare, ditemi, ne' viaggi lontani ?
La distanza che acuisce lo sguardo si da farci veder chiaro,
quella distanza tende i nostri legami si da farci amar duro,
quella chiarezza che ha nome Distacco  "

(Lanza Del Vasto - Ritorno alle Sorgenti - 1949)

Dalla regione himalayana dove eravamo, a Delhi, ci sono circa km 600, che abbiamo percorso in autobus in tre giorni.
Ci siamo fermati a Devprayag, dove il fiume prende il nome di Gange.
Ci siamo fermati nella città sacra di Haridwar, la città sacra del nord, sacra come Varanasi o forse più.
Migliaia di fedeli assiepati in una deviazione del corso del Gange, per fare rallentare la corrente altrimenti troppo forte. Tutti a bagnarsi nelle sacre acque, per una purificazione spirituale che ci faccia vivere meglio la vita che stiamo vivendo.
A un metro dalla riva, in mezzo all'acqua, delle transenne parallele alla riva per evitare che la corrente trascini via i fedeli.
In un tratto del fiume, le piattaforme dove porre le pire per cremare i defunti. E nell'acqua davanti ad esse, giovani e non più giovani, intenti a cercare oggetti di valore tra la cenere che viene buttata nel fiume.
Venditori di taniche vuote da riempire con l'acqua sacra da portarsi a casa.
Alla sera tutti i fedeli seduti ordinatamente sulle due rive della deviazione, per assistere alla cerimonia officiata dai sacerdoti nel tempio. Il fiume viene illuminato da piccoli fuochi accesi ovunque.
La corrente si riempie di piccole barchette fatte con foglie, riempite di petali e con una candela accesa dentro: centinaia di piccole fiammelle tremolanti.
.
Delhi: una grande città.
Siamo alloggiati nella città vecchia,città povera. Tanta gente, vanno tutti a piedi, camminano, non si sa dove. Tanti negozi, i negozianti stanno nel loro negozio ad aspettare. Entra poca gente.
Fa caldissimo, più di 40 gradi, durante le ore centrali della giornata si deve stare in stanza, con l'aria condizionata.
Ieri ed oggi nel pomeriggio ci sono stati degli acquazzoni, che non hanno fatto altro che aumentare l'umidità.


DEVPRAYAG: CONFLUENZA DELLA BHAGIRATHI (ACQUE PIU' CHIARE) CON LA ALAKNANDA (ACQUE PIU' SCURE). DA QUI IL FIUME PRENDE IL NOME DI GANGE

HARIDWAR: TAGLIO DEI CAPELLI DOPO LA CREMAZIONE DEL DEFUNTO

HARIDWAR: BAGNO PURIFICATORE NEL GANGE

HARIDWAR: TANICHE PER PORTARE A CASA L'ACQUA SACRA DEL GANGE

HARIDWAR: LA VIA PRINCIPALE

HARIDWAR: BARCHETTE FATTE CON FOGLIE E RIEMPITE DI PETALI, CON UNA CANDELA IN MEZZO,  COME OFFERTA AL FIUME GANGE. VENGONO LASCIATE ALLA CORRENTE, ABBASTANZA FORTE, CHE LE TRASCINA VIA VELOCEMENTE

HARIDWAR: OFFERTA AL FIUME

HARIDWAR: CERIMONIA SERALE DAVANTI AL TEMPIO

HARIDWAR:  OFFERTA AL FIUME SACRO

DELHI : VITA DELLA CITTA'

DELHI : VITA QUOTIDIANA

DELHI:    MAUSOLEO DI GHANDI
SRI HEM KUND SAHIB
VALLEY OF FLOWERS  

SABATO  7 GIUGNO 2014

Il nostro pellegrinaggio alle quattro sorgenti sacre del Gange è terminato.
Ma vicino alla quarta sorgente di Badrinath, in una valle laterale alla valle dell'Alaknanda, la valle della Bhuinder Ganga, ci sono altri due luoghi di eccezzionale interesse: il tempio di SRI HEM KUND SAHIB, luogo sacro per i SIKH, e la VALLE DEI FIORI, rinomata e conosciuta in tutto il mondo.
Già nella programmazione del viaggio , avevamo fatto un pensiero a questo: se ci fosse rimasto del tempo, avremmo visitato questi luoghi.
Siamo ritornati a Govind Ghat e da qui abbiamo risalito la valle della Bhuinder Ganga, per la mulattiera che in circa venti km passa dai 1800 mt di Govind Ghat ai 3.000 di Gangharia.
Gangharia è un villaggio abitato solo d'estate, fatto di alberghi e ristoranti. Da qui partono i sentieri per andare a Sri Hem Kund Sahib e alla Valle dei Fiori.
Hem Kund è un lago che si trova a 4.200 mt di altezza. Sulle sue rive ha meditato, nelle sue vite precedenti, il decimo e ultimo patriarca dei Sikh. Questo patriarca raccolse in un libro, tutto il suo pensiero, e il pensiero  dei patriarchi precedenti. Tutto quello di cui gli uomini hanno bisogno è in questo libro, per cui non hanno più bisogno di patriarchi o guide.
Sulle rive di questo lago è stato costruito un tempio, ed è uno dei luoghi più sacri per i Sikh.
I Sikh portano i capelli e la barba lunghi, i capelli raccolti e avvolti nel turbante. Hanno un portamento ed un aspetto austero e severo, che incute timore.
Quando siamo arrivati a Gangharia, eravamo praticamente attorniati da questi Sikh, che ci incutevano un po di soggezione. Siamo passati davanti al loro grande ostello, ma non avevamo il coraggio di entrare. Sulla porta c'era un guardiano, turbante e barba folta e lunga, colorito scuro, in mano una lancia, in piedi petto in fuori, in posizione marziale.
L'abbiamo guardato e lui con una gentilezza inaspettata ci ha fatto cenno di entrare.
Abbiamo scoperto che i Sikh sono ancora più gentili, ospitali degli indu: ci hanno fatto visitare il loro gurudvara (tempio), ci hanno offerto il the, ci hanno fatto sedere con loro. Ci hanno invitato a cena (abbiamo declinato l'invito perchè non ce la sentivamo di mangiare cibo speziato e piccante.)
Il giorno dopo siamo saliti ai 4.200 metri di Hem Kund. Una fila di pellegrini a piedi, a dorso di mulo, nei cesti portati a spalla, ci accompagnava. Tutti ci salutavano, se chiedevamo di fare una foto, acconsentivano con piacere. Chi aveva una macchina fotografica ci chiedeva di are una foto assieme.
Il tempio e il lago in questo periodo sono ancora coperti di neve. Il lago è ghiacciato: hanno rotto una porzione di ghiaccio di alcuni metri, e in questa acqua gelida si immergono per una purificazione spirituale e fisica.
All'interno del tempio un sacerdote legge continuamente il libro sacro lasciato dal decimo patriarca. I fedeli sono avvolti in coperte per ripararsi dal freddo.
Accanto al tempio c'è anche un luogo di ristoro, gestito da volontari: the e solito cibo speziato, ma offerto con tantissima gentilezza e cortesia.

Il giorno dopo siamo andati alla Valle dei Fiori. Ci eravamo informati al dipartimento della forestale e ci avevano detto che la valle era chiusa, non si poteva accedere, il sentiero non c'era più, portato via dalle piogge dello scorso anno. All'inizio del sentiero c'è un cartello che dice chiaramente vietato entrarre, valle chiusa.
Ma noi siamo arrivati da tanto lontano, per cui ci siamo guardati e ci siamo detti: andiamo a vedere,all'ingresso non c'è nessuno. Eventualmente se troviamo qualcuno facciamo finta di non sapere niente.
Il sentiero è completamente franato, i ponti non ci sono più. Ci sono delle passerelle di fortuna e delle tracce sulle frane che servono agli operai che stanno ripristinando il sentiero.
Andiamo avanti risalendo il torrente, arriviamo all'imbocco della valle, che si apre, piatta davanti a noi. Siamo a 3.600 mt.
Pensiamo di avercela fatta, ma poco dopo l'ingresso nella valle, delle guardie ci vedono e ci fanno cenno di avvicinarci. In maniera decisa e perentoria ci dicono che li non si può stare, dobbiamo ritornare indietro, subito, immediatamente. Cerchiamo di negoziare un po: niente da fare. Tornare indietro subito: la valle è chiusa, non si può visitare.
Abbiamo visto qualche fiore, avremmo voluto percorrerla tutta. Peccato.
A Gangharia ci avevano detto che gli anni passati in media c'erano dalle 5.000 alle 7.000 persone al giorno che venivano per visitare la valle. E altrettante per andare a Hem Kund. Il disastro dello scorso anno ha interrotto questo afflusso di turisti.
Il periodo di maggiore fioritura della valle è dopo i monsoni, da metà agosto in avanti. 




VALLE DELL'ALAKNANDA: PELLEGRINI SIKH IN MOTO VERSO IL LORO SANTUARIO DI SRI HEM KUND SAHIB

GANGHARIA : GURUDVARA (OSTELLO/TEMPIO) DEI SIKH

GANGHARIA: TRA I PELLEGRINI SIKH

GANGHARIA:  IL GUARDIANO DEL TEMPIO SIKH

GANGHARI:  PELLEGRINI SIKH

MONTAGNE ATTORNO A GANGHARIA

PORTATORE CON KANDI (CESTO IN VIMINI PER TRASPORTARE DELLE PERSONE) . IN GENERE VENGONO TRASPORTATI BAMBINI O PERSONE MOLTO ANZIANE, LEGGERE, CHE NON RIESCONO A SALIRE CON I MULI.

PELLEGRINI E PORTATORE VERSO IL TEMPIO  SIKH DI SRI HEM KUND SAHIB

VERSO HEM KUND SHAIB

IL TEMPIO SIKH DI SRI HEM KUND SAHIB. E' A MT 4.200 DI ALTEZZA. E' SULLE RIVE DI UN LAGO, CHE IN QUESTA STAGIONE E' ANCORA GHIACCIATO, E ATTORNO ANCORA  NEVE . SI CREDE CHE SULLE RIVE DI QUESTO LAGO, IL DECIMO PATRIARCA DEI SIKH, MEDITO' NELCORSO DELLE SUE VITE PRECEDENTI

INTERNO DEL TEMPIO DI HEM KUND SAHIB. I FEDELI SONO TUTTI AVVOLTI NELLE COPERTE PER PROTEGGERSI DAL FREDDO

BAGNO PURIFICATORE NEL LAGO GELATO, A MT 4200 DI ALTEZZA.

VERSO LA VALLE DEI FIORI (VALLEY OF FLOWER)

VERSO LA VALLE DEI FIORI. IL SENTIERO E' STATO COMPLETAMENTE DISTRUTTO DALLE ALLUVIONI DELLO SCORSO ANNO



LA VALLE DEI FIORI.

BADRINATH  4 GIUGNO 2014

ULTIMO TEMPIO, ULTIMA SORGENTE.
Dopo trentaquattro giorni di faticoso cammino , e quasi 850 km percorsi, abbiamo portato a termine il nostro   pellegrinaggio alle quattro sorgenti sacre del Gange, abbiamo completato il CHAR DHAM YATRA, letteralmente:  pellegrinaggio ai quattro luoghi sacri.
Forse la valle dell'Alaknanda  è la più selvaggia e la meno abitata delle quattro valli che abbiamo risalito. A parte Joshimath e Govind Ghat ci sono solo minuscoli villaggi con 8/10 case.
Il fiume scorre incassato fra le montagne, e la strada si inerpica con tornanti che non finiscono mai.
Joshimath è una colorata cittadina, a circa 1800 mt di altezza, situata in un bel pianoro solleggiato. Qui abbiamo incontrato un americano, sui 70 anni,  barba e capelli lunghi bianchi, vestito con una tunica bianca. Vive qui da diversi anni. Si trova bene, si sposta con un motorino a cui ha applicato le ruotine per stare in equilibrio: dice che ha avuto problemi di salute e non si fida più ad andare senza ruotine.
Pensavamo che fosse una salita tranquilla fino a Govind Ghat: purtroppo no. Dopo Joshimath il sentiero scende a precipizio per più di 500 mt, fino ad arrivare a Vishnu Prayag, dove c'è la confluenza tra le acque limpidissime dell'Alaknanda e quelle torbide della Dhauli Ganga che proviene dalla zona del Nanda Devi, la montagna più alta dell'India.
Badrinath è la più bassa fra le quattro sorgenti sacre del Gange, solo mt 3.100, e ci si può arrivare con l'autobus o la macchina. Però la strada per arrivarci è tutta dissestata, senza più asfalto, piena di polvere.
E' il tempio dove abbiamo trovato più pellegrini. Attorno al tempio c'è una cittadina, piena di negozi e di alberghi e ristoranti. L'acqua del fiume è freddissima, ma qualcuno arrischia a bagnarsi: per evitare di essere trascinati via dalla corrente, ci sono delle catene alle quali i bagnanti si aggrappano. 




VALLE DELL'ALAKNANDA: STRADA A PRECIPIZIO SUL BURRONE

VALLE DELL'ALAKNANDA

VERSO BADRINATH : PELLEGRINO IN BICICLETTA

LA VITA E' UN VIAGGIO: COMPLETALO.  SI TROVANO MOLTI CARTELLI COME QUESTO, PER INVITARE A GUIDARE CON PRUDENZA. LA VELOCITA' MEDIA SU QUESTE STRADE E' DI CIRCA 15/20 KM ALL'ORA

VALLE DELL'ALAKNANDA

DOPO JOSHIMATH LA STRADA DISCENDE DI CIRCA 500 MT PER POI RISALIRE DI NUOVO VERSO GOVIND GHAT

BADRINATH  !!   FINALMENTE !!!!!   

UNA DELLE MONTAGNE ATTORNO A BADRINATH:  NILKANTH MT 6.596

BARBIERE A BADRINATH

BADRINATH: MENDICANTI SULLA VIA DEL TEMPIO

BADRINATH, DAVANTI AL TEMPIO.  CONCLUSIONE DEL CHAR DHAM YATRA



lunedì 25 agosto 2014

GOPESHWAR   31 MAGGIO 2014

DALLA VALLE DELLA MANDAKINI ALLA VALLE DELL'ALAKNANDA
VERSO LA QUARTA SORGENTE

Per attraversare il crinale dalla Mandakini all'Alaknanda siamo stati costretti a fare due tappe lunghissimi, una tutta in salita e l'altra tutta in discesa. C'è possibilità di dormire solo a Chopta e in mezzo non  c'è niente, solo boschi e foresta.
Vicino a Badalpur abbiamo cominciato a sentire un incessante suono di tamburi proveniente dall'alto della montagna: era un piccolo corteo che stava scendendo a dorso di mulo o a piedi. Era un matrimonio: lo sposo era su uno dei muli, vestito a festa, con un caratteristico copricapo e una composizione fatta prevalentemente con banconote: un augurio di benessere e prosperità. Tanti auguri !!!
Per attraversare il fiume Mandakini abbiamo preso una scorciatoia. Però questa si interrompe davanti ad un esteso fabbricato: ci sono dei ragazzi e ci spiegano che quella è la scuola di medicina (!) . Il fabbricato è ridotto molto male, a noi sembra addirittura cadente.
Uno dei ragazzi ci dice che se vogliamo proseguire dobbiamo passare per l'interno del fabbricato e ci accompagna: in effetti all'interno ci sono molti ragazzi, ci sono stanze che potrebbero assomigliare a delle aule, molti cortili e molti spazi verdi. Ci fa attraversare  tutto, alla fine ci fa scavalcare un basso muretto e ci indica il ponte che dobbiamo attraversare e il sentiero che dobbiamo risalire dall'altra parte. Grazie, gentilissimo.
La salita da Ukhimath a Chopta è lunghissima e faticosa, non si arriva mai. Chopta è composta da due/ tre chioschi, non ci sono abitazioni. Chiediamo per dormire e ci trovano una stanza, naturalmente sanno che non possiamo contrattare, non ci sono altre possibilità e un po ne approfittano.
Qui per cena finalmente abbiamo trovato qualcosa di buono : fagioli in umido !!!
La discesa verso Gopeshwar è in mezzo a boschi verdissimi,con una vegetazione foltissima, con un sottobosco rigoglioso e impenetrabile.
Vicino a Gopeshwar una signora sta battendo il grano facendoci camminare sopra i buoi, ci fermiamo a guardare e il figlio si affaccia sulla porta, ci chiama e ci fa accomodare in casa. E' una giornata caldissima e ci offre da bere: acqua fresca con dentro succo di frutta. Buonissimo.




BADALPUR: UN MATRIMONIO. LO SPOSO A DORSO DI MULO SCENDE DAL SUO VILLAGGIO SULLE MONTAGNE

BADALPUR . LO SPOSO CON COPRICAPO TRADIZIONALE

UKHIMATH : DAL BARBIERE

UKHIMATH.   SARTO NEL SUO NEGOZIO: UN METRO QUADRO SUL MARCIAPIEDE

VERSO CHOPTA: UNA FAMIGLIOLA DAVANTI AL SUO CHIOSCO

CHOPTA: RAGAZZA IN ABITI FESTIVI

CHOPTA : VENDITRICE DI SUCCO DI RODODENDRO. I RODODENDRI SONO ALBERI GRANDI QUASI COME UNA QUERCIA, CON BELLISSIMI FIORI ROSSI. IL SUCCO HA UN SAPORE LEGGERMENTE ASPRIGNO.                              A QUESTA RAGAZZA PIACEREBBE SPOSARE UN ITALIANO: MI HA LASCIATO IL SUO NUMERO DI TELEFONO                             

BOSCO FOLTISSIMO VERSO GOPESHWAR

I PANNI SI ASCIUGANO CAMMINANDO

SADHU IN PELLEGRINAGGIO A BADRINATH

GOPESHWAR: BATTITURA DEL GRANO CON L'UTILIZZO DEI BUOI. CI SIAMO FERMATI A GUARDARE E IL FIGLIO DELLA SIGNORA CI HA CHIAMATI IN CASA, CI HA FATTI ACCOMODARE E CI HA OFFERTO ACQUA FRESCA CON SUCCO DI FRUTTA. UNA MANNA: FACEVA CALDISSIMO

GOPESHWAR: VENDITORE DI LUCCHETTI

GOPESHWAR: INCENERITORI A CIELO APERTO

GOPESHWAR: STUDENTI DAVANTI AL LICEO