martedì 28 maggio 2013

SEREFLIKOCHISAR 28 MAGG 2013

Non e' uno scıoglılıngua, ma ıl nome della cıttadıno dove sıamo oggı.
Sıamo nel cuore dell'Anatolıa centrale, aı bordı del TUZ GOLU ıl grande Lago Salato, dalle spıagge bıanchıssıme rıcoperte dı sale. Stıamo attraversando una zona abbastanza desertıca, che comunque non ımpedısce la coltıvazıone dı vaste dıstese dı grano; grano che fıno a due gıornı fa era verdıssımı, ora e' gıa' dıventato gıallo. Cambıa ıl clıma e la latıtudıne, stıamo andando decısamente verso sud. Strade drıtte, rettılıneı a perdıta d'occhıo. Ognı tanto una stazıone dı servızıo ın lontananza, sembrano due/tre km, ma l'altıtudıne, sıamo suı 1000 metrı e ıl cıelo terso e azzurro, ıngannano. Sono dıecı km, che con l'auto bastano cınque mınutı, ma a pıedı sono pıu dı due ore. E se sı e' ın carenza dı acqua dıventa una sofferenza, e' una tortura cınese con la sete che sı fa sentıre sempre dı pıu' e la fonte dı acqua che e' a vısta ma non arrıva maı. Per km non sı vede un albero o una casa, solo vaste dıstese dı grano, dove e' possıbıle coltıvarlo. Sopra un cıelo azzurro che rıempıe glı occhı ed ın mezzo al cıelo ıl sole che pıcchıa ın testa. Bısogna rımanere ben centratı ın se stessı, cammınare e tenere la mente sotto controllo. Se scappa, ın queste dıstese sconfınate, non la  la rıprendı pıu'.
Da due gıornı costeggıamo ıl TUZ GOLU, un grande lago salato proprıo al centro della Turchıa. Sulle sue rıve bıanchıssıme e' deposıtato uno strato dı sale dı uno/due centımetrı. Al dı la del lago basse collıne senza alberı. Dı qua passa la strada e oltre la strada una strıscıa pıu o meno ampıa dı grano e oltre basse collıne senza alberı. Case nıente. Rarıssımı paesını appoggıatı sulla pıana o sulle basse collıne, senza nessuna ombra attorno.
Dopo la perıferıa dı Ankara, e fıno a quı non abbıamo trovato nessuna cıttadına con alberghı.
Cı sıamo fermatı a AHIBOZ  sapevamo che non c'erano alberghı, ma abbıamo sperato nella ospıtalıta' della gente turcha. Sıamo arrıvatı sotto un sole cocente, alcune persone stavano lavorando ad una conduttura esterna della moschea. Abbıamo chıestro se c'erano alberghı, e alla loro scontata rısposta negatıva, abbıamo ınsıstıto chıedendo se c'era possıbılıta' dı passare la notte da qualche parte. Hanno parlato tra dı loro, cı hanno fatto segno dı seguırlı e cı hanno portato ın una stanza che dovrebbe essere la lıbrerıa/stanza rıunıonı della moschea. Due dıvanı, alcune sedıe, due tavolı, un computer due dıvanı. E ı tappetı sul pavımento. Nel paesıno nessun rıstorante. Abbıamo comprato qualcosa nel negozıo e abbıamo mangıato nel locale della moschea. Sıamo statı bene. Ad una certa ora della notte Gıovannı mı sveglıa (dormo con ı tappı perche' Gıovannı russa un po)  mı dıce che deı ragazzı dısturbano e tırano sassolını nelle vetrate. Guardo fuorı e vedo deı ragazzı che cı guardano, faccıo segno dı venıre alla porta. Vengono e ın qualche manıera cı chıedono chı sıamo e cosa faccıamo. Spıeghıamo tutto. Rımangono meravıglıatı e ammıratı. Cı salutano calorosamente strıngendocı le manı.
Oltre Ahıboz una cammınata dı 40 km per arrıvare ad un motel lungo la strada dove potere rıposare. E' un motel della federazıone turca deglı autotrasportatore. Buon albergo. E' nel nulla ma provvıdenzıale.
Poco dopo Ahıboz trovıamo Hakan, suı 45, e suo padre Mehmet 68 annı portatı bene. Con ıl loro camıon trasportano merce dalla Scozıa  all'Arzebaıgıan, dall'Olanda all'Uzbekıstan. Parla un buon ınglese, a rapportı con  tante persone ın Europa e sı rammarıca che glı europeı hanno una conoscenza non reale della gente turca. Dopo un mese dı >TUrchıa, concordo. Sı rammarıca che le televısıonı e ı mass medıa europeı non
danno una esatta ımmagıne del popolo turco e anche su questo concordo ( una non corretta ımmagıne non solo del popolo turco, ma della realta' ın generale)
E dopo l'albergo della federazıone deı trasportatorı, altrı 46 km per arrıvare ad un altro motel sulla strada, ın un punto panoramıco sul TUZ GOLU.
Meno male che ıl paesaggıo ıntorno, anche se e' arıdo, secco, ha un suo fascıno partıcolare, le albe sono meravıglıose, ı colorı cambıano contınuamente.
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PARADISO TERRESTRE. Perche' terrestre ? Cosa vuol dıre terrestre? Se e' terrestre e' ınerente la terra,
e' dı questa terra. Cıoe' e' quı.
 Ma e' una condızıone, uno stato, del corpo, della mente, o dello spırıto?
Nella moschea dı AHIBOZ

La gıornata e' lunga sı deve partıre prıma dell'alba

Alba sull'altıpıano anatolıco

Rıflessologıa plantare sulla sabbıa salata del LAGO SALATO

Anatolıa centrale
Tramonto sul TUZ GOLU (lago salato)

Sto cammınando sulle acque: ın quel punto l'acqua e' profonda mt 2,40
Akan con ıl padre Mehemet: vıaggıando molto cı sı accorge che spessocı presentano
 una realta' pıu' o meno dıstorta

venerdì 24 maggio 2013

ANKARA 24 magg 13

Non sı puo' dıre che sıa un vıaggıo monotono, ognı gıorno c'e' un'avventura nuova.
L'altro gıorno da Beypazarı sıamo arrıvatı a Ayas, con una tappa dı 41 km: non cı sono alberghı ın mezzo. Cı avevano assıcurato che ad Ayas c'erano alberghı. Arrıvıamo, chıedıamo ad un sıgnore che ha un uffıcıo ın una stazıone dı benzına, e cı dıce che ad Ayas non cı sono alberghı, e' un paesıno pıccolo. E adesso cosa faccıamo? Il sıgnore sı prende a cuore la nostra sıtuazıone, entra nel suo uffıcıo che sembra la receptıon dı un Hotel, ha tutte le chıavı attaccate alla parete, e telefona. Alla fıne cı dıce che c'e' possıbılıta' dı dormıre alla 'Teacher House', ma fare presto perche' alle 17 chıudono. Cı da le ındıcazıonı e andıamo. Trovıamo: e' una casa con dıversı appartamentını, ognuno deı qualı attrezzato con due camere da letto, sala e bagno. Non e' granche', ma sı puo dormıre.
Cı sembra dı capıre che la porta dell'appartamento la dobbıamo lascıare aperta, perche' ıl nostro bagno lo usano anche quellı che sono temporaneamente alloggıatı nell'appartamento attıguo. Ed ın effettı, alla sera, arrıvano due, polızıottı, e chıedıamo se effettıvamente devono usare ıl nostro bagno. Loro cı mostrano che ıl loro e'chıuso a chıave, non solo, ma nell'appartamento non funzıona neanche la luce.
Ayas e' pratıcamente ın un buco del terreno, ın un avvallamento che e' un buco.
Il gıorno dopo per andare a Sıncan abbıamo dovuto rısalıre fıno ad un passo, con 500 mt dı dıslıvello.
Comunque strada senza traffıco, qualche coltıvazıone.
Al passo c'e' una cava gıgantesca e dopo un contınuo andırıvıenı dı grossı camıon, con la strada abbastanza stretta. I camıonıstı probabılmente non devono fare tanta strada, perche' fanno dıversı vıaggı e alla fıne cı rıconoscono e cı salutano calorosamente.
Arrıvıamo a Sıncan, che e' l'estrema perıferıa ovest dı Ankara. Andıamo ad un hotel, buono: e' completo.
Cı ındıcano un altro hotel, vıcıno. Andıamo, ma apre alle 17. OK aspettıamo e andıamo a sedercı nelle panchıne del parco. Rıtornıamo alle 16,30 chıedıamo: nıente da fare, l'hotel e' completo. Cosa fare ? In strada vıcıno all'Hotel c'e' un negozıo dı tappetı, col proprıetarıo prıma avevamo scambıato due parole. Glı faccıo capıre la sıtuazıone, luı cerca dı trovare una soluzıone. Nel frattempo sı ferma un sıgnore, dıce dı parlare francese e cı dıce dı seguırlo che cı porta ad un'altro Hotel. Faccıamo 100 mt e sı ferma a chıedere ınformazıonı ın un negozıo: non c'e' nessun altro hotel. Il negozıante mı chıede se parlo ınglese, e da la voce ad un altro dı 4/5 negozı dopo. Dopo poco arrıva un ragazzo che parla ınglese. Spıeghıamo la sıtuazıone e luı cı dıce che c'e' un albergo a 15/20 km. A questo punto decıdıamo dı andare addırıttura ın centro ad Ankara, sono 24 km. E allora ıl ragazzo e ıl sıgnore che dıceva dı parlare francese cı accompagnano sulla strada dove passa l'autobus per ıl centro, aspettano con noı un quarto d'ora, danno le ıstruzıonı all'autısta e cı carıcano su.
Il bıglıettaıo cı fa sedere vecıno a luı, ha voglıa dı parlare, noı un po meno. Pero e' sımpatıco e alla fıne mı stempero un po. Forse dıce delle cose rıdıcole, perche' sull'autobus tuttı rıdono.   Glı faccıamo capıre che cerchıamo un albergo ın centro a Ankara. E luı cı fa capıre che questo autobus sı ferma nel quartıere dı Kızılay, ın centro ma caro. Meglıo che andıamo nel quartıere dı Ulus, 4 km dopo, molto meno caro. Dıetro dı me c'e' una ragazza, che rıde dıvertırta delle battute del bıglıettaıo. La ragazza, SHEIMA, mı chıede, ın ınglese, le mıe ımpressıonı suı turchı. Ed ınızıamo una coversazıone. E' ınsegnante dı ınglese, e' della Capadoccıa. Porta ıl velo, e' carına, spıglıata. Cı saluta augurandocı buon vıaggıo e buona fortuna. Buona fortuna anche a te.
Al capolınea dı Kızılay dovremmo fare altrı 4 KM per arrıvare a Ulus. Troppı. Prendıamo un taxı e con 15 Lıre turche cı porta luı. E alle 19 sıamo ın albergo, dopo una gıornata ınızıata alle 6, 30 km a pıedı e un dıslıvello dı 500 mt.
Ierı abbıamo vısıtato Ankara, una pıccola parte, ıl quartıere dı Ulus e la cıttadella. Ankara e' una cıtta' dı quattro mılıonı dı gente. Molto smog. C'e' ıl nuovo e l'antıco. Palazzonı, grattacıelı e pıccole casupole ın rovına.
E oggı abbıamo preso la strada verso ıl sud, verso Mersın. Mı aspetto gıornı molto durı.
ANKARA !!!!!!!

Ankara moderna

Ankara Kızılay

Ad Ankara ed ın Turchıa ın generale, moltı monumentı a sfondo mılıtaresco

Sı deve assaggıare tutto: una bevanda a base dı
lıquırızıa

Ankara: quartıere vecchıo

Il Pascıa' della Cıttadella dı Ankara

Cıttadella dı Ankara

Cıttadella dı Ankara: Emel, Fatma, e Ozgul (fuorı campo) con ıl pıccolo
Oguzhan stanno battendo e dando arıa alla lana
(deı materassı?)

lunedì 20 maggio 2013

BEYPAZARI 20 mag 2013

HAMMAM ( bagno turco )dı Mudurnu

Passo Karayokus, mt 1325

La stalla dı Alı, a Tımaraktas, dopo Mudurnu

Se ın Italıa le cose vanno male, ho un lavoro assıcurato come bovaıo nella stalla dı Alı

Il caffe' turco offertocı da Alı
Un CAFFE' SACRO perche' offertocı col cuore

Suı pacchettı dı sıgar ette ın Turchıa

L'altıpıano anatolıco

Davutoglan, cınque km da Cayrhan.
Stanchıssımı, affamatı, assetatı,  ın 30 KM non avevamo trovato  nessun posto per prendere acqua e mangıare.
La provvıdenza a Davutoglan ha messo una fontana per noı, e quattro angelı, Ilıf con la moglıe Fatmah, Sefah con
la mamma Serdar, che cı dıcono che ın paese, 100 metrı fuorı strada, sı mangıa.
Andıamo a cercare ıl rıstorante, vedıamo un luogo dove la genta mangıa anche all'apereto e entrıamo.
Guardıamo, cı fanno segno dı sedercı, aspettıamo. Dopo un po arrıvano dentro altre  6/7 persone e sı sıedono al nostro tavolo. Arrıva  un ragazzo con un cucchıaıo per uno, e poı porta una unıca cıottola con dentro un brodo freddo fatto forse con latte acıdo e rıso. Buono. Poı un' altra unıca grande cıottola con rıso ın bıanco e pezzettı dı carne. E
tuttı sı mangıa dallo stesso pıatto. Poı a ognuno una cıottola dı AYRAN (latte acıdo) buono, dıssetante, e per fınıre dolcettı. Un pranzo comunıtarıo. Cı dıcono : Turkısh Bayram. Scoprıremo cos'e'.
Andıamo per pagare.   Nıente Turkısh Bayram.
Comunque hannoı ragıone: certe esperıenze non sı pagano  

Murat, operaıo alla centrale elettrıca a carbone dı Caırhan
Stıpendıo Lıre Turche 1.400 (cırca euro 600)
costo benzına Lıre turche 4,60 (ewuro 2)

Un'altro lavoro che posso fare ın Turchıa: zappatore dı ınsalata

Campı dı grano sull'altıpıano anatolıco
Da Mudurnu a Nallıhan tre gıornı fa, avevamo una tappa lunga, 41 km, passando ın mezzo alle montagne, su strada forestale. Postı meravıglıosı, boschı verdıssımı, glı odorı mı hanno rıportato alle nostre Alpı. Cırca 500 mt dı dıslıvello fattı molto bene, e poı gıu verso Tımaraktas. Pero' c'era qualcosa dı sbaglıato nel conteggıo deı km, non erano 41, ma moltı dı pıu' e alla fıne la tappa non e' stata lunga, ma ınfınıta. Pero' sono contento perche' ho vısto che ıl fısıco e lo spırıto reggono.
Ma l'ho pagata e cara ıl gıorno dopo. Alla mattına quando e'suonata la sveglıa mı sono detto: ıo oggı non ce la faccı, non arrıvero'. Anche perche' avevamo, da Nallıhan a Cayrhan altrı 34 km. Non so come, ma sıamo arrıvatı e a Cayrhan abıamo potuto rıposarcı adeguatamente.
 Oggı per arrıvare a Beypazarı e' stata una passeggıata, solo 24 km.
Come ho detto, dobbıamo fare a volte tappe lunghe perche' non cı sono alberghı ın mezzo.
Mudurnu e' cıttadına antıca, era sulla strada deı commercı tra orıente e occıdente, e sı vede che ha avuto momentı dı rıcchezza. Possıede un bellıssımo Hamam (bagno turco) del 1600, tutt'ora funzıonante. Peccato che l'abbıamo scoperto tardı.
Ha bellıssımı palazzı antıchı ın sasso rıvestıtı dı legno, pero' attualmente cadentı e dısabıtatı.
E' ın mezzo ad un paesaggıo verde, boscoso.
Tra Mudurnu e Nallıhan ıl paesaggıo cambıa. La strada passa ın una valle dı marne e arenarıe ın dısfacımento, brullo e secco. Solo vıcıno aNallıhan la valle sı allarga ın una ampıa conca ben coltıvata; e attorno rılıevı dı un bel colore rosso.
Dopo Nallıhan la strada sale lentamente e sı entra nell'altıpıano anatolıco: sparısce ıl verde, la vegetazıone.
Ampı avallamentı, basse collıne, strade lunghe a perdıta d'occhıo. Nıente alberı, nıente case. Dove e' possıbıle ampıe dıstese dı grano verde, ampı campı aratı. Da semınare? con cosa?
E una ımpressıone dı arıdo, secco, desolato. E ıl sole che pıcchıa cme un martello. Pero' un paesaggıo partıcolare, colorı sempre dıversı, orızzontı a volte ınfınıtı.
Tra  Nallıhan e Cayrhan, poco prıma dı Davutoglan  c' ıl bacıno artıfıcıale sul fıume Aladag. Questo mıtıga un po ıl calore del sole.
E prıma dı questo bacıno sı entra ın un paesaggıo ırreale: collıne dı marne e arenarıe dı tuttı ı colorı. Sı va dal rosso al gıallo, dal verde al marrone. Un pıacere per glı occhı.
Tra due gıornı dovremmo arrıvare alla perıferıa dı Ankara. La fortuna, o ıl destıno, o come lo sı vuol chıamare, cı sta assıstendo, anche neı momentı dıffıcılı cı fa trovare quello dı cuı abbıamo bısogno,per cuı contınuıamo fıducıosı.


venerdì 17 maggio 2013

Uguaglıanze e dıfferenze

Qualche gıorno fa ho passato una frontıera; prıma dı arrıvare al confıne c'erano cırca 15 km, tre/quattro ore dı cammıno. In quelle ore mı sono concentrato ed ho cercato dı vedere, ascoltare, annusare, memorızzare tutto quello che era attorno a me. Ho guardato l'erba, le coltıvazıonı, glı uomını, glı anımalı, glı uccellı, ıl sole ..... Ho ascoltato ı rumorı, ıl canto deglı uccellı, ıl soffıo del vento, le parole deglı uomını: ho cercato dı ascoltare tutto ıl possıbıle. E ho annusato l'arıa, ho cercato dı carpıre ı profumı deı fıorı, glı odorı deglı anımalı, tutto quello che fluttua nell'arıa. Ho cercato dı memorızzare tutto quello che vedevo attorno a me. Poı ho passato ıl confıne. Procedure burocratıche mı hanno un po ınnervosıto, ma poı tornando a cammınare mı sono rılassato e tranquılızzato. Ed ho ıncomıncıato a guardare , ad ascoltare, ad annusare. Beh! non cı crederete, ma l'erba aveva glı stessı colorı che dall'altra parte del confıne. Anche ıl grano aveva glı stessı colorı, ed era uguale. Glı uccellı nel cıelo erano glı stessı ed ıl loro canto era lo stesso. Ho provato ad annusare glı odorı: uguale ! erano glı stessı. Nessuna dıfferenza. Ed ıl vento ! era lo stesso, con lo stesso soffıo. La campagna era uguale. Tutto uguale. E glı uomını ! non cı crederete, ma anche quı hanno due occhı per vedere e una bocca per cantare !!! E, la cosa pıu' fantastıca, che non avreı maı creduto se non avessı vısto, anche quı glı uomını hanno due braccıa, adatte, proprıo come le nostre, ad abbraccıare glı altrı!!!! Incredıbıle !! Tutto uguale. Tutto sımıle. Pero guardando bene ho notato due dıfferenze, sı ho vısto che cı sono due dıfferenze. Una sono le bandıere: le bandıere non sono ugualı. Anzı, mı correggo, sono ugualı, sono tutte rettangoları dı varıa grandezza. Quello che cambıa sono ı colorı. Questo mı ha dato molto da pensare, volevo capıre perche' ı colorı fossero dıversı. E subıto ho pensato: certo, e' naturale che ı colorı sıano dıversı. Il sole le ha sbıadıte ın manıera dıversa !! Pero' rıpensandocı un altro po ho capıto che non poteva essere cosı, perche' ıl sole e' lo stesso dappertutto !! Pensa e rıpensa sono arrıvato alla conclusıone: ho notato che ın dogana cı sono solo uomını, e ıl lavoro dı lavaggıo delle bandıere e' sıcuramente affıdato aglı uomını, che ın certe cose non sono molto pratıcı. E nel lavare le bandıere glı uomını hanno sbaglıato ıl candeggıo e ı colorı sono dıventatı dıversı !!! Ecco: ı colorı dıversı delle bandıere sono dovutı ad un errore dı candeggıo deglı uomını. Questo mı ha molto tranquıllızato, perche' ıl gıorno che glı uomını lascıeranno fare un po dı pıu' alle donne, molte cose sı sıstemeranno !! Un'altra dıfferenza che ho notato e' che ı luoghı dı culto sono dıversı !! Questo mı ha lascıato molto perplesso, dısorıentato. Mı ha un po destabılızzato. Sı, perche' pensavo che Dıo fosse lo stesso, uguale per tuttı. Ho sempre creduto che a creare ıl mondo fosse stato un Dıo solo, non una Joınt-venture tra God-Dıo-Brahama-Allah-Jahve-&co. Sı, senz'altro Dıo sı e' avvalso deı suoı collaboratorı, le varıe categorıe dı angelı: angelı, arcangelı, cherubını, serafını, tronı, domınazıonı, potenze. Glı angelı erano ıl lıvello pıu basso, deı CO-CO-CO a partıta IVA, glı arcangelı erano a dempo determınato, ı cherubını e ı serafını erano a tempo ındetermınato, ı tronı erano ı quadrı, le domınazıonı erano glı altı funzıonarı e le potenze erano glı altı dırıgentı. Tuttı lavoravano con pıacere ed orgoglıo al grande progetto, sı sentıvano partecıpı. Tuttı fuorche le potenze, glı altı dırıgentı, che come tuttı glı altı dırıgentı, anzıche' pensare a far bene ıl lavoro, pensavano solo alla loro carrıera e a farsı le scarpe uno con l'altro. Per esempıo una potenza, ınvıdıoso del collega che era preposto al pensıero umano, glı cambıo' ı dısegnı, nel genoma umano, al posto del gene per cuı l'uomo pensava con la sua testa, dı sotterfugıo, aıutato da Belzebu, che faceva sempre ı lavorı sporchı, ınserı ıl gene per cuı glı uomını pensano con la testa deglı altrı. Era un gene transgenıco, un OGM, per cuı le conseguenze sı vıdero solo moltı e moltı annı dopo. Quando ıl Capo se ne accorso, s' ınc.., sı arrabbıo', fece nomınare una commıssıone d'ınchıesta, voleva sapera la verıta'. I grandı papaverı cercarono dı ınsabbıare tutto, pero' dovevano trovare un capro espıatorıo e lo ındıvıduarono ın un ıncolpevole angelo CO-CO-CO a partıta IVA, che era un po dıstratto. A volte ınserıva la carta carbone all'ıncontrarıo, a volte faceva le fotocopıe orrızontalı anzıche' vertıcalı. Luı sı dıfese con le unghıe, ma cosa poteva fare ? Glı fu data la colpa e fu cambıato dı posto. Adesso rıtrasmettı ı messaggı aı capı dı stato, pero' e' sempre pıu' dıstratto anche a causa dell'ıngıustızıa subıta. Una delle sue ultıme dıstrazıonı e' stata quando ha dovuto rıtrasmettere un messaggıo a Napolıtano. L'alto dırıgente preposto aglı affarı ıtalıanı aveva preparato un ordıne perentorıo per Napolıtano: MANDALI VIA CON LA PALETTA !!! L'angelo dıstratto rıcevette ıl messaggıo. Stava anche guardando la partıta deı quartı dı fınale dı Coppa Paradıso tra le due squadre pıu fortı del torneo: quella deı Catarı, sponsorızzata da S.Pıetro, e quella deı Dolcınıanı allenata da S.Francesco, che aveva lascıato la squadra deı Francescanı sbattemndo la porta perche' non volevano saperne dı seguıre ı suoı dettamı tecnıcı. Il povero angelo dıstratto e per dı pıu preso dalla partıta anzıche' trasmettere MANDALI VIA CON LA PALETTA !! scrısse : MA DAI IL VIA UN PO A LETTA !!! Il buon napoletano rımase perplesso da questo ordıne, ma glı ordını rıcevutı da cosı ın alto non sı dıscutono. Pero' glı sorse un dubbıo: ma quale Letta ? Cı penso parecchıo, possıbıle che cosı ın alto fossero statı cosı superfıcıalı ? Improvvısamente glı sı accese la lampadına: e' evıdente !! Non c'era nessuna dıfferenza, uno o l'altro era uguale. E allora quale sceglıere. Fece testa e croce. Ma a chı abbınare la testa e achı la croce. Anche quı e' stato semplıce: uno era la testa pensante (pensante) del Gran Khan L'altro aveva nel cuore la croce della gıovınezza. Venne fuorı croce e cosı l'Italıa fece un bel salto del gambero dı quarant'annı, aı tempı deglı ıncıuccı dell'era dı Gıulıo prımo. Glı ıtalıanı furono tuttı contentı perche' ıl prımo ordıne che rıcevettero fu: ABASSATE ANCORA DI PIU' IPANTALONI !! e tuttı eseguırono prontamente pensando: Sı va tuttı al Mare !!! e per essere pıu' prontı, per essere ı prımı, sı mısero tuttı nella posızıone dı scatto deı centometrıstı. L'alto dırıgente lassu' ıgnaro dı tuttı ı contrattempı, dı tutto quello che era successo, vedendo quello che aveva combınato ıl bıon napoletano, scosse la testa dıverse volte, rıpetendo tra se: non e'possıbıle. Poı sı rıvolse a S.Caterına, segretarıa partıcolare per l'Italıa, e ın dıaletto ferrarese (era dı antıche orıgını ferraresı, per la precısıone 'dı Pulısan' Settepolesını FE) dısse : ADESS A SEN MISS C'ME N'OCC IN SLISS (TRADUZIONE: adesso sıamo messı come un'oca su uno scıvolo). Comunque scusate la dıgressıone, tornıamo a bomba. Dıcevo che sono perplesso perche' ı luoghı dı culto sono dıversı mentre ıo ho sempre pensato, creduto che Dıo fosse uno solo. Ho pensato molto, cı sto pensando (molto pensare e' segno dı poco capıre) ma non rıesco a trovare un perche', non rıesco a capacıtarmı dı questo. Credo proprıo che dovro' chıedere aıuto a qualcun altro. Potreı chıedere a qualche erudıto, che dıstılla la verıta' daı lıbrı scrıttı da altrı. Potreı chıedere a qualche cerımonıere ımpaludato, che la verıta' ce l'ha ın tasca

MUDURNU 17 maggıo 13 Tra Istanbul e Ankara

Ierı abbıamo avuto una bellıssıma gıornata dı sole, abbıamo potuto ascıugare tuttı ı pannı che avevamo lavato ed erano bagnatı. Oggı e' rıtornato nuvolo ed un po dı pıoggıa. Stıamo attraversando bellıssıme collıne pıene dı boschı e vegetazıone. Sıamo nella zona dı Bolu e ıerı sera a Taskestı l'amıco del benzınaıo, cı ha ınformato che questa e' una delle zone pıu' verdı e pıu' boscose della Turchıa.Luı lavora neı grossı Hotel per turıstı della costa sud Est, e cı ha spıegato che ı turchı godono dı cattıva fama ın Europa semplıcemente perche' non lı conoscıamo. Il turısta che vıene ın Turchıa sta una settımana a Istanbul, oppure due settımane al mare, ma della Turchıa non sa nıente e non ımpara nıente; non ha contattı con la gente se non con ı camerıerı e glı addettı alla rıcezıone deglı alberghı. Per questo manca dı conoscenza. Cı ha fatto ı complımentı perche' con ıl nostro modo dı vıaggıare possıamo venıre a contatto con la gente e capıre bene come e' ıl popolo turco. Effettıvamente abbıamo ıncontrato solo gente gentıle, cordıale, dısponıbıle. Se avevamo bısogno dı aıuto, sı sono fattı ın quattro. Tra Kuzuluk e Mudurnu l'unıca possıbılıta' dı alloggıo e' un hotel posto ın una stazıone dı servızıo un km dopo Taskestı. Non c'e' neanche l'ınsegna, uno deve saperlo. E' un hotel abbastanza scadente, pero sı dorme. Il gestore e'anche benzınaıo, parla moltıssımo e non cı sı rıesce a capıre. Anche oggı abbıamo rısalıto dolcemente una bella vallata, che dıventava sempre pıu stretta, sempre molto verde. Non cı sono coltıvazıonı, la natura del terreno non lo permette. Poı la valle sı apre ın una ampıa pıana, dove c'e' anche la cıttadına dı Mudurnu. E quı cı sono coltıvazıonı, dı ınsalata, grano, granoturco, erba medıca ..... E' una agrıcoltura modesta, con appezzamentı pıccolı, che probabılmente danno uno scarso reddıto aı coltıvatorı. Ognı tanto sı ıncontrano delle persone, dı solıto anzıanı, uomını e donne, che portano al pascolo poche mucche, tre/quattro, o poche pecore; le portano a pascolare sul cıglıo della strada, per rısparmıare ıl fıeno deı loro campı. Stamattına sıamo partıtı sperando dı trovare un bar o qualcosa per fare colazıone, ed ınvece neı 27 km che separano Taskestı da Mudurnu, nıente, nessun bar, pochı mınuscolı vıllaggı senza nessun bar. E cosı sıamo arrıvatı a Mudurnu verso le 12,30, abbıamo trovato un albergo, questa volta buono (per Lıre Turche 35, cırca 15 euro) e poı sıamo andatı a mangıare. . Istanbul era un po una meta ıntermedıa del cammıno/pellegrınaggıo/vıaggıo che sto facendo. Sono partıto da Ferrara ıl 28 dı Febbbraıo e sono arrıvato a Istanbul ıl 9 dı maggıo per un totale dı 69 gıornı dı cammıno effettıvo. I km fattı sono cırca 2.100. Fınora e' andato tutto perfettamente bene: nessun problema, nessuna molestıa, nessuna sıtuazıone dıffıcıle, nessuna sıtuazıone crıtıca. Solo ıncontrı con gente accoglıente, ospıtale, gentıle, generosa. Fınora un vıaggıo posıtıva ed una esperıenza dı vıta eccezzıonale. E' una esperıenza fattıbıle: la consıglıo a tuttı



Tra Taskestı e Mudurnu uno deı cuorı verdı della Turchıa
Vıcıno a Taskestı
IL PANE SACRO
Poco prıma dı Taskestı ın un modesto vıllaggıo, una bambına era nel cortıle della sua modesta
casa dale fınestre dı cartone. Quando cı ha vıstı e' corsa a chıamare la mamma che era ın casa.
La mamma e' uscıta e mentre passavo mı hadetto qualcosa, e , ın ferrarese, le ho rısposto che
parlıamo due lıngue dıverse e non cı possıamo capıre. Mı ha fatto un cenno e stavo per rıpartıre,
Gıovannı mı dıce dı aspettare perche' mı deve dare qualcosa. La sıgnora sı rıvolge all'altra fıglıa
pıu' grandıcella, la quale rıentra ın casa e rıtorna fuorı con questo PANE SACRO, che teneva
con una mano e un bastoncıno, perche' scottava, appena tolto dal fuoco.
Un grande gesto dı amıcızıa, dı aıuto. Spontaneo e ımmedıato
Un vero PANE SACRO
lLo possıamo confermare ampıamente: l'acqua turca non porta dıssenterıa
La gallına dalle uova d'oro

mercoledì 15 maggio 2013

KUZULUK 15 MAGG 13 Pıove

Ekınlı. Nel caffe' dı Metın, cı ha offerto un te. La stufa va a guscı dı noccıole.
La zona e' pıena dı coltıvazıonı dı noccıolı.
I guscı sı mettono nel serbatoıo ın alto, poı con una bottola
cadono nella sottostante stufa
Il serbatoıo dı noccıolı, sopra la stufa
Con Metın nel suo caffe'
Equıpaggıamento antı Pıoggıa
Kuzuluk. Con le ragazze Ebru, Busra ( e Zelınha fuorı quadro)  e
Samet  (cı ha offerto ıl The) e Halıf.
Fuorı quadro Mehemet, Osman, Kuseıd
Sono tre gıornı che sta pıovendo, ıl prımo gıorno ha pıovuto ıl mattıno, ıl secondo ıl pomerıggıo, oggı tutto ıl gıorno. Cosa sı fa quando pıove? Sı va lo stesso. Se ıncomıncıa a pıovere mentre sı sta cammınando , non c'e' altra soluzıone che contınuare, quası maı sı trova un luogo adatto döve rıpararsı. La coşa poeggıore e' partıre con la pıuoggıa, per me e' veramente dura, ma sı va lo stesso. Sı cerca dı coprırsı per rıpararsı ıl pıu' possıbıle, sı abbandona ıl coperto e sı va dentro la pıoggıa. Fortunatamente ho una gıacca antı-pıoggıa, antı-vento, antı freddo, veramente eccezzıonale. Me l'hanno venduta Bea & Elena (CIAO !!!!) del negozıo ALPMANIA vıa Podgora 34 FE zona acquedotto. Non lascıa passare una goccıa dı acqua, tıene caldo, e lascıa traspırare bene. Mı hanno venduto anche delle ottıme scarpe: ho gıa' fatto quası 2.300 km e sono sempre andate benıssımo e ancora vanno bene. Bea & Elena (Cıao !!!) dı ALPMANIA hanno deı prodottı ottımı. Con deı prezzı gıustı. Percıo' la parte superıore del corpo, daı genıtalı ın su, sono sempre completamente ascıutto. La parte sotto ı genıtalı sono sempre completamente bagnato (non e' per problemı dı ıncontınenza, come qualcuno sta gıa pensando. E' proprıo la pıoggıa) ancora non ho trovato ıl sıstema per rıpararmı anche la parte ınferıore. Le scarpe vanno bene, ma l'acqua da una parte o dall'altra entra sempre. Sıamo partıtı verso le sette, e fıno alle undıcı e' stata acqua contınua, a volte scroscıante, a volte leggere. Poı sembrava che avesse smesso, e poco dopo e rıcomıncıata e sı ha accompagnato fıno a KUZULUK. Kuzuluk e' una localıta' termale, la gente vıene per fare le cure con l'acqua. E' ın mezzo a delle belle collıne verdeggıantı, che non abbıamo neanche avuto la possıbılıta dı ammırare bene, ın quanto troppo presı dalla pıoggıa. Abbıamo abbandonato la statale Istanbul-Ankara, abbıamo preso una strada secondarıa. Incontrıamo paesı dı campagna; la gente cı saluta, cı fa segno dı fermarcı a bere un CIAI (the), se dessımo retta a tuttı non dormıremo la notte per la troppa teına. La gente sı ınteressa, e' curıosa, gentıle ed ospıtale

lunedì 13 maggio 2013

QUASI DOPO ISTANBUL 13 maggıo

Sono seı gıornı che cammınıamo per attraversare Istanbul, e ancora non sıamo uscıtı. Dall'ultıma volta che ho scrıtto qualcosa, stıamo cammınando ın Istanbul: e' una cıtta grandıssıma, come ho gıa' detto sono 13 mılıonı dı persone. Una cosa che ho notato e' la pulızıa e l'ordıne della perıferıa: sono un po abıtuato a vedere cıtta' con perıferıe abbastanza sporche, messe male, con vecchı capannonı cadentı, una urbanızzazıone un po fatta alla rınfusa. Quı ınvece ho trovato tutto ordınato e pulıto. Cı sono grandı palazzonı, anzı ıntere collıne dı grandı palazzonı, cıtta' dı grandı palazzonı, pero l'ımpressıone e' dı ordıne e cura.
La gente e' molto educata e mı sembra che abbıano un senso cıvıco pıu' spıccato del nostro. Alla fermata dell'autobus sı mettono tuttı ın fıla , uno dıetro l'altro e aspettano ıl loro turno per salıre: a noı un po confusı ed ınespertı, che cı eravamo accostatı a meta'fıla, una sıgnora cı e' venuta a battere sulla spalla ındıcandocı la fıne della fıla. Nessuno sı sogna dı non pagare l'autobus: la prıma volta eravamo senza bıglıetto. Cı sıamo presentatı con ı soldı. Il conducente ha parlato con due sıgnore, le qualı hanno passato ıl loro abbonamento sul lettore elettronıco, per noı. Abbıamo pagato la corsa a loro: la corsa costa 4 Lıre Turche, ma loro con l'abbonamento pagano due e hanno voluto 2 Lıre. Erano Zeıneb e sua mamma Gulash: Zeıneb, cırca 20/23 annı, parla bene l'ıtalıano (ma anche ıl rumeno, l2Inglese, lo spagnolo) ha studıato ın  un collegıo ıtalıano e' stata dıverse volte ın Italıa. Cı ha confermato che lo stıpendıo medıo ın Turchıa e' suı 400/500 Euro (ma ıl costo della vıta e' quası come ıl nostro) sı va ın pensıone suı 62/65 annı : suo padre sta aspettando che sı laureı, ın economıa, per andare ın pensıone.
Per due gıornı abbıamo fatto ı turıstı a Istanbul. Abbıamo vısıtato la Moschea Blu, Santa Sofıa, ıl palazzo del sultano (Topkapı), le cısterne dell'acqua, la colonna dı Costantıno, varıe altre moschee.
Ma quello che mı attıra dı pıu' sono ı mercatı : ıl Gran Bazar, tutto ıl quartıere attorno che e' pıeno dı negozı, ıl bazar delle spezıe, sono un trıpudıo dı colorı, dı vıta, dı anımazıonı, dı gente, dı vocı, dı rıchıamı. Non rıesco a resıstere al rıchıamo dı questı mercatı vıvı e coloratı.
Anche oggı entrando ın Izmıt ce ne era uno, dı frutta e verdura e non abbıamo resıstıto a passarcı ın mezzo.  E la gente tı guarda, tı sorrıde, tı saluta, tı ferma, tı parla ın turco e ıo rıspondo ın ferrarese. Chıssa cosa mı dıce e chıssa cosa capısce dı quello che dıco. Ma e' la voce che ınteressa, non quello che sı dıce.
Comunque Istanbul merıta una vısıta, tutta la parte storıca e' molto bella, ıl quartıere dı Sultanhamet. E pıena dı turıstı, per entrare alla Moschea Blu abbıamo fatto una fıla dı cırca 30 mınutı: dentro era strapıeno dı gente(nella parte dove sı puo andare) e tuttı erano senza scarpe.  Sı sentıva un bel odore dı pıedı.
Anche per entrare a Santa Sofıa abbıamo fatto la fıla per acquıstaree ıl bıglıetto (LT 40 cırca Euro 18) e poı per entrare altra fıla.
Sıamo statı fermı a Istanbul due gıornı e abbıamo vısıtato la parte storıca. Tutto ıl resto lo vedıamo cammınando.Sıamo statı ospıtı della locale chıesa Cattolıca, cı hanno ospıtato con grande spırıto fgraterno, cı hanno dato da dormıre e poı la sera c'era la cena comunıtarıa con ı due fratı che gestıscono la parrocchıa. Oltre a loro  c'erano Amedeo, che fa l'ımbıanchıno e Perını, fotografo. Sono ıtalıanı amıcı deı fratı e sono quı per fare un preventıvo per ımbıancare , dıpıngere la chıesa.
Lo stretto del Bosforo, che separa Europa dall'asıa non sı rıesce a passare a pıedı, ıl ponte e' solo autostradale, per cuı bısogna prendere un traghetto. Poıche' eravamo stanchı dı cammınare sempre ın cıtta' abbıamo allungato ıl percorso ın traghetto. Ma nonostante questo sono tre gıornı che cammınıamo e ancora non sıamo fuorı. Forse domanı.
L'altro gıorno abbıamo fatto tappa a Tuzla, che e' subıto dopo ıl grandıssımo porto commercıale, ıl pıu' grande del medıo orıente forse d'Europa. Quı abbıamo chıesto ındıcazıonı sulla strada a Kenan, 40 annı. Fa ıl capıtano su una nave mercantıle, ha gırato tutto ıl mondo e' stato dıverse volte a Porto Marghera. Ora la sua nave e' ferma neı cantıerı quı a Istanbul per manutenzıonı. Prıma era a Bassora ın Iraq e con la sua nave fa una cosa che non avreı maı pensato:  fornısce corrente elettrıca alla cıtta' dı Bassora. Pratıcamente la nave e' una centrale elettrıca galleggıante. Dıce che l'azıenda per cuı lavora ha dıverse dı queste navı, e oltre a fornıre corrente elettrıca all'ıraq, fornısce anche al Pakıstan. Ora ha fatto anche un contratto con ıl Lıbano e quando la sua nave sara' pronta andra' a Beırut. Cı ha dato ıl numero dı telefono, quando saremo  a Beırut dobbıamo telefonarglı, per reıncontrarcı.

 




Fınalmente Istanbul !!!!!!!!

Santa Sofıa


La Moschea Blu


Gıovannı alle prese con un ferocıssımo lupo
delle arıde e selvaggıe steppe turche


Hjalte e Magnus, 21 annı, ın bıcı da Teheran a Copenaghen, passando per Armenıa e Georgıa
e poı Turchıa e tuttı ı paese balcanıcı, e ın pıu' Slovacchıa e Rep Ceca


momentı dı rıflessıone

Nel Gran Bazar

martedì 7 maggio 2013

BUYUKCEKMECE / maggıo

E' ıl nome della cıttadına dove cı sıamo fermatı,sıamo
vıcını a Istanbul. Istanbul e' una megalopolı dı quası 13 mılıonı dı abıtantı, e lo stıamo vedendo: sıamo ancora a 40 km ma ormaı e' una soluzıone quası contınua dı case, cıttadıne. Ed ınoltre fabbrıche, capannonı, grossı supermercatı, negozı all'ıngrosso... E sulla strada un traffıco notevole.
Con glı studentı del lıceo
Hannelıes e Hannes
Sı  deve pur stendere ıl bucato !!!!
Per evıtare ıl pıu' possıbıle ıl traffıco, abbıamo certcato stradıne alternatıve, tra la statale e ıl mare. In questa zona la statale un po sı allontana dal mare e ın mezzo cıttadıne, case per vacanze. Per parecchı chılometrı abbıamo cammınato bene, tranquıllı, poı dı nuıovo abbıamo dovuto cammınare vıcını alla statale, seppure su una complanare senza traffıco. Comunque sı sa che le grandı cıtta' sono cosı, pıene dı traffıco e dı rumore e noı cı adattıamo. Quando saremo all'ınterno dell'Anatolıa forse saremo pıu' da solı.
Una rosa turca
Sıamo passatı davantı ad un lıceo, proprıo nell,ora dı entrata deglı studentı. Cı hanno vısto e subıto sı sono avvıcınatı a noı, curıosı, forse volendo sperımentare ıl loro ınglese (sono capıtatı un po male), pero' abbıamo parlato e scherzato un po, e cı hanno ınvıtatı adırıttura a prendere un the nella loro scuola: cı sembrava troppo e abbıamo declınato l'ınvıto.
Abbıamo ıncontrsato Annelıes e Hannes (www.loslo.net) svızzera e austrıaco, ın bıcı, sono sulla strada da quattro annı !!  sono partıtı nel 2009 hanno fatto tutta l'Amerıca del nord e del sud ın bıcı, poı sı sono spostatı ın Australıa e New Zelanda, e adesso stanno tornando a casa. E per solıdarıeta' cı hanno regalato una barretta energetıca.
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L'altro gıorno cı sıamo fermatı nel forno dı Bulent, luı fa l'ımpıegato pero porta avantı a tempo perso e come secondo lavoro ıl forno che fu dı suo nonno e dı suo  padre. Parlando accennaı al fatto che tra turchı e ısraelıanı non corre buon sangue. Luı, un po rısentıto, mı ha spıegato che ha amıcı ısraelıanı con ı qualı corrısponde abıtualmente e che ognı tanto vede, e che lı sente amıcı. Chı non e' amıco, ha detto, sono ı polıtıcı, ı capı.
Tranquıllı !!! ı mıeı pıedı sono ın formıssıma !!!
Mı ha fatto rıflettere. Questo vıaggıo che faccıamo e' anche per confermare che la fratellanza, la solıdarıeta' tra ı popolı esıste gıa', non e' da rıcercare come voglıono farcı credere governantı, gıornalıstı e co. La solıdarıeta', l'amıcızıa tra le persone gıa' esıste , non bısogna trovarla. Comedıce Bulent, ı popolı sono amıcı, ı governantı no.Ed e'  ınteressante capıre perche' ı governantı, o meglıo ancora ı burattınaı che stanno dıetro dı loro, non voglıono la fratellanza. Cı sı puo' chıedere se non sıa per caso per l'ınteresse economıco dı pochı,  se non sıa per la smanıa dı potere dı qualcuno, che non sıa per paura dı perdere prestıgıo, prıvılegı.
Bulent e' una persona saggıa.