giovedì 11 aprile 2013

OHRID Macedonia 11 aprile 2013

Siamo arrivati ad Ohrid, Macedonia. Ieri abbianmo attraversato la frontiera al passo di QAFE THANE (si pronuncia CIAFETAN) . Attraversare un confine mi emoziona sempre.
 Sento dentro di me preoccupazione, ansia, agitazione, ma anche eccitazione, curiosita', spinta. Perche' attraversare un confine e' abbandonare il conosciuto, il quotidiano, quello che si conosce e con il quale si ha dimestichezza, e andare verso il non conosciuto, verso qualcosa di diverso, verso abitudini, costumi, usanze diverse. E a questo ci si deve adattare, dobbiamo usare la nostra flessibilita' per entrare a farne parte. E quello che ogni volta penso e': riusciro' ad accettare, ad adattarmi ? Il cibo mi piacera'? Dove andro' a dormire? Ma nello stesso tempo mi spinge la curiosita', la voglia di conoscere, il piacere di vedere persone nuove, di parlare con loro, di capire come vivono. Bello, molto bello.
Oggi abbiamo camminato da Struga a Ohrid, tutto in riva al lago, anche se non si vedeva  molto perche' era nascosto da una folta vegetazione di canne palustri. Pero' vicino alle citta' ci sono dei bei tratti balneabili, dove d'estate, ci hanno detto, si riempioni di turisti. Siamo a 700 mt di quota per cui il clima d'estate non e' eccessivamente caldo. Oggi e' stata una bella giornata di sole, qui in questa bella e ordinata cittadina la gente si scalda sul lungo lago al primo tepore primaverile. Poco dopo Struga abbiamo incontrato una coppia che stava facendo footing, come molti altri, abbiamo chiesto informazioni e ci siamo fermati a parlare un po, in inglese. Entrambi sono discendenti di turchi: fino alla prima guerra mondiale tutti i balcani erano sotto l'impero ottomano. Lei e' discendenti di turchi che abitavano in Albania. Anche in Macedonia, come in Albania, la maggioranza sono mussulmani, ma molto moderati,  e probabilmente (come i cattolici in Italia), non troppo praticanti.
Appena arrivati a Ohrid, mentre passeggiavamo con i nostri zaini nel bel corso pieno di gente e di sole, siamo stati abbordati da SLAVE, signore sui 50 anni, che si e' subito definito un filosofo. Ci ha fatto da cicerone, ci ha portato a visitare la bella basilica ortodossa di S.Sofia (la piu' importante della Macedonia). Ha voluto farci conoscere la sua filosofia di vita (parla bene  l'italiano): e' contrario al lavoro. Gesu' ha detto che gli uccelli del cielo e i gigli del campo vivono senza lavorare. Ci ha spiegato alcuni concetti interessanti: in molte lingue le parole madre e mare hanno la stessa radice. Per cui se ne deduce che la nostra cultura deriva dal mare, dai viaggi e dai commerci che fin dall'antichita' si svolgevano all'interno del Mediterraneo. Ha fatto il giro del mondo in bicicletta, due anni, per conoscere di persona, perche' ci dicono tante bugie, perche' il mezzi d'informazione non dicono la verita', o ne dicono solo una parte, o la manipolano. Ha fatto il giro del mondo per dimostrare che siamo tutti uguali, non c'e' differenza tra sedentari e nomadi, tra popoli di diversa cultura e tradizione.
La Macedonia e' piu' curata e ordinata dell'Albania; sembra piu' benestante. Pochi parlano italiano, a differenza dell'Albania, ma molti conoscono l'inglese e bene.
Domani abbiamo da fare 36 km, e attraversare un passo con una salita di circa 600 mt.
Sembra che la primavera stia arrivando: numerosi alberi di prugne e di biancospino con i bei fiori bianchi, sono completamente fioriti.
Il lago e' tutto attorniato da alte montagne le cui cime sono completamente coperte di neve.  

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