sabato 23 agosto 2014

GHUTTU  24 MAGGIO 2014
Perdersi tra le montagne

Dopo Saura e fino a Ghuttu non ci sono strade, ma solo un sentiero in mezzo alle montagne e ai boschi, che svalica il crinale e ci porta verso la valle della Mandakini e al tempio di Kedarnath.
Per arrivare a Ghuttu ci vogliono tre giorni. Abbiamo chiesto informazioni: il sentiero dovrebbe essere in buono stato e facilmente individuabile.
Troviamo subito delle difficoltà: delle frane hanno interrotto il sentiero e bisogna risalire faticosamente il bordo delle frane fino alla sommità e passare dall'altra parte.
Per diverse volte perdiamo e poi ritroviamo il sentiero.
Ad un certo punto però non riusciamo più a ritrovare il sentiero: cerchiamo, risaliamo il pendio ripido. Niente da fare. Alla fine decidiamo di ritornare indietro, fino ad alcune case isolate dove avevamo visto dei contadini intenti al loro lavoro. Qui riusciamo a spiegare che abbiamo perso il sentiero e che abbiamo bisogno di qualcuno che ci accompagni fino a Belak Khal.
Il vecchio contadino sbraita un po, gli facciamo capire che gli daremo 500 rupie, e allora da ordini al figlio di accompagnarci.
Ci porta fino a Belak Khal, da soli non ci saremo mai arrivati: il sentiero spessissimo scompare e solamente uno pratico riesce a ritrovarlo.
Ieri sera ho mangiato qualcosa che mi ha fatto male: ho lo stomaco chiuso e ho una gran sete, la bocca arsa.
Cerco di razionare l'acqua, perchè fino a Belak Khal non ci sono paesi. Chiedo alla guida se ci sono delle sorgenti. Mi fa cenno di si: arriviamo ma è asciutta.
Ho paura di non farcela: non abbiamo più acqua e la sete mi perseguita. Fortunatamente più avanti c'è una piccolissima sorgente. Bevo e riempio la borraccia. Per stavolta è andata bene.
Belak Khal è un piccolo alpeggio, a tremila metri, abitato solo d'estate da tre/quattro famiglie. Uno dei pastori ci ospita in casa sua, ci fa dormire nel deposito della legna. Fa preparare dalla moglie e dalla figlia la cena: solito riso e chapati con dhal, piccantissimo e speziatissimo. Lo stomaco si rifiuta di mangiare, solo un po di riso in bianco e qualche chapati.
Giovanni non mangia neanche il riso: dice che non ha fame. Il giorno dopo mi spiega perchè non ha mangiato: nel riso ha trovato un bel scorpione.
Il giorno dopo scendiamo dai tremila  metri di Belak Khal ai 1.550 di Buda Khedar. Il sentiero è buono e ben tracciato, riusciamo a non perderlo. E' un paese abbastanza grosso, ci sono molti negozi e un tempio importante.
Per arrivare a Ghuttu dobbiamo risalire ancora di più di mille metri fino a Bhairon Ghatti e poi ridiscendere.
Dopo Bhairon Ghatti il sentiero spiana e attraversa diverse radure alla fine delle quali è difficoltoso ritrovare il percorso giusto. Ed inevitabilmente sbagliamo.  Proseguiamo, ma abbiamo la sensazione di non essere sulla strada giusta. Siamo in mezzo alle montagne, non c'è nessuno.
La fortuna ci assiste: sentiamo delle voci e ci dirigiamo verso quella direzione.
Su una radura c'è una tenda e  vicino ci sono dei pastori.
Ci guardano molto incuriositi: diciamo che vogliamo andare a Ghuttu. Ci fanno cenno di no, dobbiamo ritornare indietro, abbiamo sbagliato strada. Dopo una lunga contrattazione, offendogli 300 rupie, riusciamo a convincerli ad accompagnarci a riprendere il sentiero giusto.
Prima però  preparano il the, si siedono, si accendono una specie  di narghile e con calma si gustano la bevanda, che naturalmente ci offrono: credo che l'abbiamo preparata in nostro onore.
     

Dopo Saura, tra le montagne, abbiamo perso il sentiero. Abbiamo chiesto aiuto ad un contadino il quale ci ha fatto accompagnare dal figlio fino a Belak Khal. Qui siamo a Belak Khal, la nostra guida è l'ultimo a destra. L'ultimo a sinistra ci ha ospitati nella sua abitazione.

BELAK KHAL: MINUSCOLO ALPEGGIO ESTIVO

BELAK KHAL . GIOVANI PASTORI: SI DIVERTIVANO A FARSI FOTOGRAFARE E VEDERSI SUL DISPLAY.

BELAK KHAL: PASTORI DI RELIGIONE ISLAMICA

BELAK KHAL. MAMMA CON IL SUOI FIGLI. IL PADRE E' A LAVORARE A DELHI

BELAK KHAL: OSPITI DI UN PASTORE, LA MOGLIE E LA FIGLIA CI PREPARANO LA CENA.

BELAK KHAL : LA LEGNAIA DOVE ABBIAMO DORMITO

VERSO  BUDA KHEDAR


DONNA DI BUDA KHEDAR

BUDA KHEDAR:  SI MACINA IL GRANO

BUDA KHEDAR: SI ATTINGE ACQUA NEL FIUME

TERRAZZAMENTI VERSO BHAIRON GHATTI


BHAIRON GHATTI: IL DURO LAVORO DELLE DONNE


IL TEMPIO DI BHAIRON GHATTI

VERSO GHUTTU: CI SIAMO PERSI. TRA LE MONTAGNE ABBIAMO TROVATO DEI PASTORI . QUESTO PASTORE CI HA ACCOMPAGNATI FINO A TROVARE IL SENTIERO GIUSTO

VERSO GHUTTU: PRIMA DI ACCOMPAGNARCI VERSO IL SENTIERO GIUSTO, I PASTORI  HANNO PREPARATO IL THE IN SEGNO DI OSPITALITA' VERSO DI NOI.

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